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GAZZETTA GIALLOROSSA Sabatini, il “Re Mida” delle plusvalenze

Mercato Roma
Mercato Roma

Nello sterminato universo finanziario che vede negli Stati Uniti la sua patria di riferimento, l’arte di saper produrre conseguenze profittevoli da investimenti privi di una solida base é considerato un dono divino. I principali interpreti di questa magia sono reclamati a gran voce nei salotti dell’alta finanza e concupiti dai vertici delle maggiori società operanti nel settore. Il suo nome é Walter Sabatini ed in attesa di cimentarsi magari un giorno lontano con gli hedge fund, si limita ad esercitare il ruolo di direttore sportivo realizzando plusvalenze.

Con il suo lavoro incrementa la ricchezza del club di Trigoria, facendo gongolare il patron Pallotta, il quale vede lievitare contemporaneamente incassi e progetto tecnico, due variabili solitamente in viaggio su binari opposti. Il modus operandi di Walter Sabatini avrebbe reso fieri allo stesso modo John Maynard Keynes e Ludwig von Mises, economisti e teorici dalla divergenza di vedute riguardo il tema della speculazione finanziaria. Per il momento sta accontentando tifosi e proprietà, mettendo a segno un colpo dopo l’altro, sia in entrata che soprattutto in uscita. La nuova Roma é una sua creazione, originata dall’abilità di saper ricavare il massimo da ogni cessione, peculiarità storicamente mai appartenuta alle gestioni societarie alternatesi negli anni precedenti in quel di Trigoria.

Le plusvalenze registrate a bilancio dall’architetto del mercato giallorosso si sono rivelate fondamentali per l’avanzamento del progetto tecnico, consentendo la formazione di un organico competitivo senza dissanguare le casse societarie. Saper vendere in maniera remunerativa i propri talenti e reinvestire oculatamente i proventi in nuovi valori, corrisponde ad oro colato in un momento storico dove ai grandi flussi di capitale provenienti da angoli reconditi del pianeta (per lo più avulsi alla sfera di cuoio), fanno da contraltare le strategie dell’autofinanziamento, attuate un po’ovunque nell’Europa calcistica. Una ricetta impegnativa per tenere in ordine i conti, senza lesinare sulla qualità dell’organico. Una dimensione professionale che esalta la personalità del direttore sportivo, assurta a figura apicale della gestione tecnico e finanziaria di un club.

Tralasciando le plusvalenze realizzate con i movimenti minori dei molti giovani e soprassedendo su quelle che potrebbero materializzarsi in futuro (su tutti Pjanic, rilevato all’inizio dell’avventura di Sabatini per 11 milioni dal Lione e ambito da numerosi top club europei disposti a svenarsi pur di assicurarsene le prestazioni), la stabilità societaria ed i meriti del direttore sportivo giallorosso passano dalle seguenti operazioni distribuite nei tre anni di accurato lavoro:

Lamela
Lamela

LAMELA – Acquistato per una cifra consistente dal River Plate – stimata in 17 milioni di euro – Erik Lamela durante la sua prima stagione ha rivelato delle potenzialità tecniche interessanti seppur espresse con scarsa continuità. Al contempo la società ha preso atto dell’elevato rischio dell’ingente investimento, effettuato soltanto sulla base di un valore presunto. L’anno con Zeman ha giovato al giovane talento argentino, rilanciato come esterno d’attacco ed autore di prestazioni di elevato spessore corredate da diverse reti. La sua buona stagione disputata ha catturato l’interesse di numerosi club fra cui il Napoli . L’avvento di Baldini alla direzione generale del Tottenham ha fatto il resto, consegnando alla Roma una cifra intorno ai 30 milioni di euro, per una plusvalenza di 13 milioni di euro. Il Coco é divenuto l’acquisto più costoso della storia del Tottenham, ma la sua avventura nella City londinese dopo due anni fatica a decollare.

ANNO DI ARRIVO: 2011-2012

COSTO: 17 mln

ANNO DI PARTENZA: 2013-2014

RICAVO: 30 mln

PLUSVALENZA: 13 mln

 

Marquinhos
Marquinhos

MARQUINHOS – Si può considerare il capolavoro supremo dell’operato di Walter Sabatini nella Roma. Il difensore brasiliano é giunto nella Capitale dal Corinthians all’inizio della stagione 2012-2013 – non ancora maggiorenne – fra lo scetticismo generale di tifosi ed addetti ai lavori, per una cifra vicina ai 5,7 milioni di euro ( costo che tiene conto delle commissioni versate all’agente durante la cessione al Psg). Dopo appena un anno, ha lasciato il Colosseo e la Fontana di Trevi per recarsi all’ombra della Torre Eiffel, lasciando in dote ben 31,4 milioni di euro di ricavo nei forzieri giallorossi. Nella sua crescita ha svolto un ruolo importante Zdenek Zeman che decise di lanciarlo titolare, accompagnandolo nella scoperta delle sue peculiarità. In quel caso l’assetto tattico assai sbilanciato tipico del boemo finì per esaltare le doti aerobiche ed esplosive del giovane brasiliano le cui performance accesero l’interesse dei grandi calibri europei.

ANNO DI ARRIVO: 2012-2013

COSTO: 5,7 mln

ANNO DI PARTENZA: 2013-2014

RICAVO: 31,4 mln

PLUSVALENZA: 25,7 mln

Benatia (Foto Twitter Bayern)
Benatia (Foto Twitter Bayern)

BENATIA – Il centrale marocchino é stato acquistato dall’Udinese per surrogare il partente brasiliano. Dalla prima volta in cui ha varcato i cancelli di Trigoria nell’estate del 2013 all’ultima – risalente all’estate del 2014 – il suo cartellino costato complessivamente 14, 7 milioni di euro si é valutato fino ai 30 complessivi elargiti dal Bayern Monaco ( 26 di base fissa più 4 di bonus legati al raggiungimento dei risultati sportivi). Quasi il doppio di quanto sborsato soltanto un anno prima, con il merito ulteriore da parte del direttore sportivo di aver risolto favorevolmente la delicata situazione di un calciatore scontento, evitando il gioco al ribasso dei club interessati.

ANNO DI ARRIVO: 2013-2014

COSTO: 14,5 mln

ANNO DI PARTENZA: 2014-2015

RICAVO: 26 + 4 mln

PLUSVALENZA: 11,5/ 15,5mln

Dodò all'Inter
Dodò all’Inter

DODÒ – Un altro colpo targato Sabatini quello del giovanissimo fluidificante brasiliano, prelevato a parametro zero dal Corinthians e rimesso in forze dopo un bruttissimo infortunio al ginocchio che ha rischiato di concludere anzitempo la carriera del riccioluto terzino. Approdato nella stagione 2012-2013 ha lasciato due anni più tardi non senza qualche sorpresa per attraccare sulla sponda nerazzurra del naviglio. La formula di pagamento prevede un prestito con obbligo di riscatto alla prima presenza per un totale di 9 milioni di euro ( debutto già consumato in Europa League). Senz’altro un bel colpo per un elemento di prospettiva, ancora lontano dalla forma bidimensionale che dovrebbe appartenere ad un terzino moderno. le sue caratteristiche e la posizione in campo infatti si integrano alla perfezione nel 3-5-2 di Mazzarri ma non altrettanto nel 4-3-3 di Garcia in ragione di assodate lacune difensive.

ANNO DI ARRIVO: 2012-2013

COSTO: 0

ANNO DI PARTENZA: 2014-2015

RICAVO: 9 mln

PLUSVALENZA: 9 mln

Bradley
Bradley

BRADLEY – Altra eccezionale operazione afferisce alla cessione del centrocampista americano Micheal Bradley, acquistato per sdoganare il marchio capitolino negli Stati Uniti, catturando l’interesse di una nuova fetta di mercato fra l’altro della stessa nazionalità della nuova proprietà. Preso per 3,7 milioni nella finestra di mercato della stagione 2012-2013 il lucido centrocampista monoritimico dopo aver assolto parte delle sue funzioni tecniche unitamente al ruolo di ambasciatore giallorosso a stelle e strisce, é convolato a nozze con i canadesi del Toronto per una cifra record di circa 7,4 milioni di euro, reinvestiti contemporaneamente nel computo dell’acquisizione del più quotato Nainggolan ( costato complessivamente 16 milioni).

ANNO DI ARRIVO: 2012-2013

COSTO: 3,75 mln

ANNO DI PARTENZA: 2013-2014

RICAVO: 7,4 mln

PLUSVALENZA: 3,65 mln

Fabio Borini
Fabio Borini

BORINI – La sua traiettoria fra le fila della Roma non ha garantito introiti particolarmente elevati in relazione all’esborso per assumerne le prestazioni sportive ma ha fruttato comunque una plusvalenza decorosa. Il giovane calciatore cresciuto nel Chelsea con un passaggio nei quadri dello Swansea, era giunto alla soglia di Trigoria dal Parma in prestito oneroso per 2,3 milioni con diritto di riscatto. Il suo rendimento stagionale ha amplificato gli interessi di alcuni club di alto rango, causando le rinegoziazioni degli accordi preesistenti fra Roma e Parma. Alla fine Sabatini l’ha spuntata alle buste per un costo complessivo della transazione vicino ai 10 milioni di euro, comprensivi del valore assegnato alla cessione di Okaka al club ducale avvenuta in modalità distaccata. Il passaggio del volitivo calciatore al Liverpool ha accresciuto la corte del personalissimo estimatore Brendan Rodgers, con il quale aveva centrato una promozione in Premier in maglia Swans, depositando nelle casse della Roma 13, 3 milioni.

ANNO DI ARRIVO: 2011-2012

COSTO: 2,3 + 7,6 mln

ANNO DI PARTENZA: 2012-2013

RICAVO: 13,3mln

PLUSVALENZA: 3,4 mln

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TOTALE COSTI: 50,85 mln

TOTALE RICAVI:117,1/121,1 mln (cifra variabile a seconda del conseguimento dei 4 milioni di bonus legati al raggiungimento degli obiettivi sportivi del Bayern Monaco)

TOTALE PLUSVALENZA: 66,25/70,25 mln (cifra variabile a seconda del conseguimento dei 4 milioni di bonus legati al raggiungimento degli obiettivi sportivi del Bayern Monaco)

A cura di Danilo Sancamillo
Twitter: @DSancamillo

Fonte dati: Transfermarkt

 

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