(U. Trani) – CE’ inutile voltarsi indietro. Pensare alla Roma dell’anno scorso, spavalda e spesso spettacolare nel gioco. Oggi, con il ritorno in Champions, bisogna prendere atto che la realtà è diversa. Si scelgono gli interpreti a seconda dell’importanza degli impegni e al tempo stesso del valore dell’avversario. Per avere sempre gente fresca in campo e sorridente nello spogliatoio. Così, se i titolari non sono gli stessi in ogni partita, è scontato che ne risenta il comportamento di squadra. Magari meno coinvolgente che in passato. Ma, per lo spessore dei singoli, comunque pratica. Quindi non serve a niente nemmeno tornare al Castellani: contro l’Empoli la rotazione è stata probabilmente esagerata. In particolare davanti, dove è stato usato il tridente di scorta. Rinunciare a tanti titolari alla lunga può diventare rischioso.
ROSA EXTRALARGE – Il viaggio in Toscana servirà come esperienza che, cosa fondamentale, ha avuto pure il lieto fine: prima vittoria esterna e 6 punti in 2 partite. Senza prendere gol e senza correre rischi. E senza gente come Totti, Iturbe e Gervinho. La Roma debutterà mercoledì in Europa e sarà completamente diversa da quella vista contro l’Empoli. Con 28 giocatori in organico (compresi Balzaretti e Strootman), Garcia può sfruttare più di due giocatori per ruolo, con qualcuno capace di giocare anche in settori diversi come De Rossi e Florenzi, per presentare in campionato e in coppa un assetto competitivo. Ma, dopo la maxi rotazione del Castellani, ne vedremo una simile contro il Cska Mosca. Cambierà mezza squadra, cioè 5 titolari. Potrebbero diventare anche 7. I sicuri, al momento, di trovare spazio dal primo minuto sonoAstori, Keita, Iturbe, Totti e Gervinho. E sperano altri due: Torosidis e Holebas. Se l’attacco sarà totalmente nuovo, fuori Ljajic, Destro e Florenzi (quest’ultimo potrebbe avere qualche chance di essere confermato), la difesa è da assemblare. L’unico certo di esserci è Manolas. Castan non sta bene e non si sente sicuro. Astori si prepara a far coppia con il greco, come è successo già contro la Fiorentina il 30 agosto e nella ripresa contro l’Empoli sabato scorso. Garcia dovrà scegliere gli uomini giusti per le due corsie: Torosidis sa stare su entrambe. È quindi il primo candidato a sostituire Maicon o Cole. Il brasiliano, 94 minuti su 94 a Empoli, è da valutare nelle prossime ore. Per capire se può giocare 2 gare in 4 giorni. Diversa la posizione dell’inglese: è indietro rispetto agli altri nuovi. Fatica a entrare nel coro e, nonostante sia grande e vaccinato, sembra impaurito. Ieri l’allenatore ci ha parlato a quattr’occhi per confermargli la fiducia.
REBUS DIETRO – Garcia dovrà riflettere bene su chi impiegare a sinistra. Nel caso in cui decidesse di rinunciare contemporaneamente a Maicon e Cole, ecco Torosidis e Holebas. Sembra, però, ipotesi ad alto rischio. Modificare in ogni partita la linea arretrata non è mai consigliabile, anche se, non avendo ancora preso gol (e senza mai lasciare grandi occasioni agli avversari), i risultati danno comunque ragione all’allenatore. Dietro non è stata mai, per ora, la stessa Roma. Tre nuovi su quattro contro la Fiorentina: Manolas, Astori e Cole. Due innesti contro l’Empoli: Maicon e Castan. Cambiarne tre anche contro il Cska significherebbe forzare la situazione: Torosidis, Astori e Holebas, con la conferma di Manolas, formerebbero un reparto inedito.
REGISTA E MODULO – Keita sarà per la prima volta titolare. In campo al posto dello squalificato De Rossi, farà il playmaker. Con lui è possibile il ritorno al 4-3-3, sistema di gioco che Garcia ha scelto quasi sempre l’anno scorso e che in questo inizio di stagione ha usato solo in corsa. Sia contro la Fiorentina che contro l’Empoli è partito con il 4-2-3-1. Finendo, però, con il 4-3-3. Sempre con Keita.