Nessuna rivoluzione per il debutto nelle qualificazioni europee: l’Italia va bene così e Conte, analizzata al video in questi tre giorni la prova di Bari contro l’Olanda, sembra intenzionato a confermare, domani sera a Oslo contro la Norvegia, la formazione per nove-undicesimi. L’unico avvicendamento, oltre al rientro di Buffon (fuori Sirigu), è forzato: Marchisio non può giocare perché squalificato per l’espulsione (decisione esagerata dell’arbitro Rodriguez) contro l’Uruguay nel pomeriggio dell’addio al mondiale. Al suo posto quasi sicuramente ci sarà Florenziche, già tra sabato e ieri, dovrebbe aver vinto il ballottaggio con Parolo: il giallorosso, va ricordato, non è stato schierato inizialmente da Garcia in campionato contro la Fiorentina (in campo solo a metà ripresa, fuori Totti) e non ha giocato nemmeno un minuto in azzurro giovedì sera contro la nazionale di Hiddink. Il ct si lascia solo un dubbio, sempre sul lato destrodel campo: Candreva ha ancora la possibilità di iniziare la gara. L’escluso sarebbe Darmian. Soluzione che, però, convince fino a un certo punto lo staff tecnico.
TRIS DI GARCIA – La Roma, con l’ingresso del centrocampista di Vitinia che in giallorosso fa il jolly (ala, terzino e intermedio), diventerebbe il club con più titolari (3), dando per scontati Astori e De Rossi, in campo già giovedì sera dal primo minuto. Trio romanista, come il 16 ottobre del 2012. Sono passati, quindi, quasi 23 mesi dall’ultima volta. Zeman e non Garcia sulla panchina giallorossa, Balzaretti e Osvaldo dall’inizio a Milano, sempre con De Rossi (a Oslo la presenza numero 99), contro la Danimarca, gara valida per le qualificazioni mondiali. Curiosità: in porta De Sanctis, oggi a Trigoria e all’epoca al Napoli, per l’indisponibilità di Buffon, e nel finale spazio per Destro al posto di Balotelli. Il precedente fa ben sperare: 3 a 1 il risultato con rete di De Rossi (quella decisiva per il 2 a 0). Espulso al primo minuto della ripresa Osvaldo.
PERPLESSITÀ LEGITTTIMA – La probabile formazione di partenza, con il 3-5-2 che piace più di ogni altro sistema di gioco al ct, è dunque questa, provata pure ieri nelle esercitazioni tattiche davanti alle sagome schierate con il 4-5-1, possibile assetto della Norvegia: Buffon; Ranocchia, Bonucci, Astori; Darmian, Florenzi, De Rossi, Giaccherini, De Sciglio; Zaza, Immobile. L’opzione Candreva non è comunque da scartare: l’Italia, contro l’Olanda, ha scelto più la corsia di sinistra, coinvolgendo l’esterno De Sciglio, l’intermedio Giaccherini e l’attaccante Immobile. A destra, dove mancherà proprio il titolare Marchisio, potrebbe servire il laziale, più offensivo di Darmian. Ma l’ingresso di Florenzi, capace di fare l’ala e di cambiare posizione in corsa, potrebbe bastare. Tra gli innesti a sorpresa bisogna evidenziare El Shaarawy, non utilizzato a Bari perché leggermente infortunato (distorsione alla caviglia). E’ l’alternativa a Immobile per il lavoro che sa fare da punta e da esterno a sinistra.
STATISTICHE INDIVIDUALI – Chiellini non recupera e torna a Torino. Ma Conte può star tranquillo: Astori, al posto del titolare mancino nella linea a tre, dà garanzie. Il difensore della Roma risulta, almeno a guardare i dati del match, tra i migliori contro l’Olanda. Dietro è il più bravo, primo per i palloni recuperati (9) e per i duelli di gioco vinti (11). È pure l’azzurro che ha anche fatto più falli (3) con Immobile scatenato nel pressing e che ne ha subiti di più (2) con Verratti entrato nel secondo tempo. «Giorgio mi ha dato una grossa mano: gioca nel mio ruolo e conosce Conte. Mi ha spiegato i movimenti e le nozioni, lo vorremmo sempre con noi» spiega Astori che ringrazia Chiellini. Ieri pomeriggio niente allenamento per gli azzurri, ma full immersion tattica. Lunga e approfondita lezione di Conte davanti allo schermo per preparare le contromosse.
Fonte: Il Messaggero