(A. Angeloni) Forte sì, ma pure goleador chi se lo aspettava? Radja Nainggolan è a quota uno + uno, è un po’ il Florenzi della passata stagione. Sei punti in cassaforte, lui sempre decisivo. «Ma ciò che conta è la vittoria, anche se le reti che faccio mi rendono sempre felice. Lo sono soprattutto perché gioco in una squadra con ambizioni scudetto e questi tre punti ottenuti a Empoli sono significativi in questa chiave: la squadra ha sofferto e portato a casa il risultato. È segno di maturità». Maturo lui, matura la Roma, che contro le piccole, almeno per adesso, non si fa prendere dal braccino del tennista. «Anche nel precedente campionato si soffriva e si vinceva in alcune partite, ma qualche gara di troppo l’abbiamo sbagliata contro le così dette squadre piccole, quest’anno invece siamo partiti molto bene».
Adesso arriva la Champions League, per Radja una novità assoluta. «La vivrò con emozione, pur avendo ormai un po’ di esperienza per le tante partite giocate. Ho sempre lottato per arrivare dove sono oggi, per me sarà senza dubbio un’esperienza nuova, ma alla fine uguale alle altre: do sempre il massimo in campo, contro chi gioco conta poco».