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IL MESSAGGERO “Scudetto? E’ ancora presto per parlarne”

Garcia
Garcia

(U. Trani) Il siparietto con Max Allegri piace poco a Rudi Garcia. Più per la sorpresa che gli fanno dallo studio televisivo di Sky che per il contenuto del botta e risposta. Il francese è garbato con il tecnico della Juve. E il collega è altrettanto gentile. Probabilmente è ancora presto per dirsene quattro davanti a telecamere e microfoni. Tra l’altro ora non ce ne sarebbe il motivo, visto che il campionato è alla quarta giornata. «Mi potevate avvertire che ci saremo trovati insieme in diretta tv. Comunque ci parlerò in privato a Torino. Ma che ci direte a fine torneo se saremo ancora a braccetto?». Sono vicini, nell’inquadratura sul teleschermo, proprio come in cima alla classifica: «Io però guardo alla Roma: sono felice di aver preso dodici punti su dodici nelle prime quattro gare del torneo. Più che la posizione mi interessa il buon inizio. E’ presto per parlare di scudetto».

CORO E SOLISTI  – Garcia, pur tenendosi stretti i suoi campioni, dà più importanza alla prestazione della squadra: «Oltre alle individualità, abbiamo mostrato un gioco di qualità con il sessantasette per cento di possesso palla. Nel primo tempo la Roma mi è piaciuta, abbiamo concesso solo un tiro al Parma. Che si è difeso molto bene, anche con cinque uomini nel finale. Noi inizialmente li abbiamo attaccati bene. Nella ripresa, invece, abbiamo sbagliato troppi passaggi. Alla fine, però, sono state decisive le sostituzioni che ci hanno aiutato a vincere. Con quel fantastico gol di Pjanic. Il suo è un colpo di genio. Poteva tirarla lui come Holebas, andato poi in barriera… Hanno deciso per il meglio». Fa i complimenti anche a Totti: «E’ un piacere vederlo giocare. Se cala, ci pensa Pjanic. E Destro che ha rimediato quella punizione. L’ho messo in campo perché in quel momento mi serviva un centravanti. E sono felice anche per la rete di Ljajic».

TESTA A TESTA – «La Juve è più forte di un anno fa: quando una squadra vince 3 scudetti e non perde nessun giocatore facendo un mercato di qualità, è sicuramente migliore di prima» avverte Garcia. Ma è raggiante per il comportamento della sua Roma. Che vede alla pari dei bianconeri: «Il pressing alto è un nostro marchio di fabbrica, a volte però decidiamo di non farlo aspettando l’avversario con un blocco squadra più a metà campo perché quando siamo in vantaggio proviamo a fare uscire gli avversari per approfittare degli spazi. Questa squadra sa fare tutto, possesso palla, attacco manovrato e ripartenze. E qui ha aggiunto il calcio piazzato». «E’ la prima volta che finiamo la partita senza infortuni». Garcia ci tiene a ricordarlo. Ma nell’emergenza ha scoperto Holebas, greco come Torosidis e Manolas, gli altri due titolari della difesa per tre quarti ellenica. «E’ andato molto bene nel primo tempo, come tutta la squadra, poi ha avuto un po’ meno energia. E’ stato bravo a concentrarsi sulla fase difensiva nella ripresa. Si è confermato un arrivo di qualità».

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