Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
Continua la striscia di vittorie per la Roma di Rudi Garcia ancora a punteggio pieno dopo cinque gare in campionato, grazie ai tre punti importantissimi conquistati contro il Verona catenacciaro di Mandorlini. Altra partita sofferta ma dominata per i giallorossi, che si scontrano con il muro difensivo gialloblu per tre quarti di partita, fino al gol di Florenzi che spacca gli equilibri e lancia la Roma verso i 15 punti in classifica, a braccetto ancora con la Juventus, avversario tra 7 giorni. Altra partita maiuscola della difesa formata da Manolas e Mbiwa, con il greco che sorprende ancora per la sua lucidità e i suoi anticipi aggressivi, ma puliti, degni del miglior Benatia, ormai dimenticato da tutti. Applausi a scena aperta anche per il professor Keita in mezzo al campo, ormai pilastro della squadra in assenza di De Rossi, è lui a trascinare i suoi nei momenti di buio e nervosismo, meritevole della fascia di capitano che indossa dopo l’uscita dal campo del neo 38enne Totti, che non riesce a festeggiare nel migliore dei modi il suo compleanno, ma termina la gara comunque con un sorriso stampato sul volto, soddisfatto per quanto fatto dai suoi compagni.
IL MIGLIORE: La stanza 18 (Florenzi-Destro)
La stanza 18 colpisce ancora. Dopo il duetto contro il Cagliari appena sette giorni fa, i compagni di stanza si ripetono strappando applausi a scena aperta all’Olimpico. Florenzi: entra al minuto 67 messo in campo da Garcia al posto di Totti, risparmiato per le prossime due gare importantissime contro City e Juve, con il compito di velocizzare e dare profondità al gioco della Roma, a tratti bloccato nella ragnatela veronese. Gli bastano meno di dieci minuti per lasciare il segno: Nainggolan lotta come un leone tra due uomini fuori dall’area del Verona, un rimpallo favorisce Florenzi che con rabbia e decisione calcia di prima intenzione, trovando una rasoiata che trafigge Gollini, mandando in visibilio tutto lo stadio e beccandosi da tutti i suoi compagni, gli schiaffi più belli che forse abbia mai ricevuto in vita sua. Sfiora anche la prima doppietta con la maglia giallorossa, con il portiere ospite che si supera mandando sulla traversa il suo sinistro dal centroarea. E’ una forza della natura ogni qualvolta viene chiamato in causa da Garcia, segna e fa segnare. Riserva a chi? Destro: Fino al minuto 86 sarebbe stato sicuramente etichettato come una delle note negative del sabato calcistico giallorosso. Incatenato tra le maglie gialloblu, il numero 22 non riesce mai a trovare spazio sufficiente per cercare il guizzo vincente. Le uniche volte che Moras e Marquez gli concedono qualche metro, si dimostra sprecone sotto porta. Ma il calcio, si sa, non ha regole, è una questione di attimi. Così il bomber della Roma stanco dei continui ed ingiusti mugugni dell’ambiente, zittisce tutti con un eurogol pazzesco da 41 metri che batte Gollini e festeggia abbracciando calorosamente i suoi compagni prima e il tecnico Garcia poi, giusto per far capire a tutti che le chiacchere stanno a zero: 26 gol in 53 presenze con la maglia della Roma. Zitti tutti.
IL PEGGIORE: Ashley Cole
Per il terzino pluridecorato l’impatto con il calcio italiano non continua ad essere dei migliori. Cole, infatti, si dimostra ancora un po’ avulso dal gioco della Roma e in difficoltà in fase arretrata. I continui tagli di Gomez, l’ala del Verona, lo mandano in confusione in varie occasioni costringendolo a preoccuparsi più della fase difensiva, che di quella offensiva. Regala comunque qualche sgambata nel secondo tempo, quando cala il ritmo della squadra ospite, ma viene chiamato in causa poche volte dai suoi compagni. La sua partita risulta comunque sufficiente, ma da un campione come lui ci si aspetta sempre di più.
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)