Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
“Tre punti buoni come il pane”. Il commento a fine partita di Totti sulla vittoria a Empoli è significativo riguardo la prestazione della squadra sul campo del “Carlo Castellani”. C’era da soffrire, si sapeva. Ma non ci si aspettava così tanto. La Roma imbottita di “riserve” in attacco (se così si possono chiamare) in vista della sfida di mercoledì contro il Cska Mosca, conquista una vittoria esaltante più per il risultato che per la gara in sé. I soli due tiri in porta, cinque totali nella gara, da parte dei giallorossi nello specchio dello sfortunato (buon per noi) Sepe, la dicono lunga sulla spettacolarità del match. Ma poco tange all’allenatore Rudi Garcia e a tutto l’ambiente capitolino: quello che conta è stare lì su in alto, a braccetto con la Juventus. Come c’eravamo lasciati.
IL MIGLIORE: La fascia destra MAICON-FLORENZI
Se qualcuno aveva dei dubbi sulla condizione fisica (e mentale) di Maicon, beh si sarà sicuramente ricreduto. Il terzino corre più di tutte le voci ridicole che in poche ore giungevano da Miami che volevano intaccare quella figura (almeno calcistica) che lo rappresenta. Grinta, piede destro sopraffino e tanta tanta tanta corsa. Anche la palla si chiede come non sia finita dentro la rete ieri sera: prima il palo e poi Sepe, hanno strozzato quell’urlo di gioia che il brasiliano voleva e poteva esternare. In altre occasioni non avrebbe sicuramente sbagliato, ma quello che conta è che la prestazione è stata maiuscola. Se si parla di prestazioni maiuscole, viene sempre da pensare ad un giocatore in particolare: Alessandro Florenzi. Il romano e romanista è forse uno dei calciatori più sottovalutati in tutto il panorama calcistico italiano. La sua maglia a fine partita è sempre sudata (a dir poco), pressa a perdifiato e aiuta i compagni in tutte le occasioni possibili. Si trasforma in terzino quando Maicon sale in attacco, si trasforma in centravanti quando la Roma prova ad intaccare il muro toscano. Nel primo tempo è lui ad accendere la partita con un destro al volo che Sepe neutralizza con un colpo di reni. Ogni occasione importante parte dai suoi piedi, dimostrando anche tanta qualità, oltre all’immensa capacità tattica. Insomma, la catena di destra formata ieri da Maicon e Florenzi è di assoluta qualità, l’uno-due nel secondo tempo in area avversaria, con il brasiliano che sbaglia un gol già fatto a tu per tu con Sepe, è da applausi a scena aperta. E Garcia lo sa…
IL PEGGIORE: La fascia sinistra COLE-LJAJIC
Se la fascia destra ieri ha entusiasmato tutto l’ambiente giallorosso, la catena di sinistra ha sicuramente preoccupato anche l’ultrà più sfegatato: la coppia Cole-Ljajic ha fatto acqua da tutte le parti. Il terzino inglese pluridecorato mostra una scarsa prestanza fisica e una dubbiosa copertura difensiva, contro degli avversari non di certo all’altezza della sua tanto osannata esperienza. In attacco è praticamente nullo, tranne un paio di sgaloppate per tempo che non creano pericoli alla difesa dell’Empoli. In difesa fa venire molti dubbi e per ora l’acquisto di Holebas comincia ad avere un senso… Capitolo Ljajic: se l’attaccante serbo voleva scacciare quei malumori che si è trascinato dietro per tutta la scorsa stagione, ha perso una grande, grandissima occasione. Ripropone in campo ancora una volta poca tigna e molta presunzione ed a tratti ci si chiede cosa ci faccia in un gruppo così coeso e determinato. In attacco è poco più che invisibile, non punta quasi mai l’uomo e quando lo fa, perde palla costantemente. In appoggio ai compagni sembra sempre in ritardo e con la testa altrove. In fase difensiva si impegna leggermente di più, ma non fa di certo accrescere il suo voto in pagella sui giornali di oggi. Esce dal campo al minuto 81 al posto di Gervinho, tra mille dubbi per una prestazione tanto fumantina, quante le sigarette che avrà acceso Walter Sabatini che lo ha difeso a spada tratta per mesi e che forse, se le cose non dovessero migliorare, in vista del mercato di gennaio, potrebbe riallacciare i rapporti con i club che hanno bussato alla sua porta, interessati al cartellino del giovane balcano. La fascia sinistra, dunque, ha deluso e preoccupato. Fortunatamente davanti c’era l’Empoli, ma contro altre squadre di maggior portata, alcune scelte potrebbero costare caro. Ma sicuramente Rudi Garcia sa anche questo…
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)