(A. Serafini)«Non basteranno due anni per diventare il miglior club al mondo». Un pensiero realistico, ma che non abbatte l’ottimismo del presidente romanista James Pallotta, tornato ieri a ribadire le intenzioni societarie nel proseguire un percorso di crescita graduale del club. Il salto di qualità ovviamente passerà per la costruzione del nuovo stadio, un progetto che dopo aver superato i primi ostacoli burocratici comincia a ricevere segnali positivi per l’effettiva realizzazione.
«Lo stadio sarà un grande investimento ma dovrà finanziarsi da solo – ha detto Pallotta a Goal.com – poi ovviamente i profitti rientreranno nella holding, dove ci sono io ma anche moltissime altre persone. Si tratta di azionisti che hanno messo soldi nel club negli ultimi tre anni e che sono proprietari di una fetta della Roma tanto quanto lo saranno dello stadio». Che secondo il presidente sarà completo e funzionale in ogni aspetto: «Avremo tutto alla portata. Tangenziale, metropolitana, treni alta velocità, il Tevere che può diventare un modo per raggiungere stadio e città via acqua e in più stiamo lavorando su un parco da 50 ettari che fiancheggia il fiume. Abbiamo investito centinaia di milioni sulle infrastrutture che riguardano la viabilità della zona di Tor di Valle, compresi un grande ponte pedonale e la stazione della metropolitana». L’impegno preso con i tifosi potrebbe quindi facilitare l’ingresso alla zona anche ai residenti per una struttura destinata ad essere aperta ogni giorno della settimana e in grado di accogliere ogni tipo di evento, sportivo e non. «Diventerà uno dei luoghi di intrattenimento più importanti d’Europa», chiude Pallotta. Intanto il Municipio XI ha dato parere favorevole al progetto, suggerendo la realizzazione del sottopasso di via Luigi Dasti e il collegamento su ferro della metro B da Tor di Valle alla stazione di Muratella. Martedì si esprimerà il Municipio IX.