(G. Giubilo) Neanche il tempo di assaporarle, le buone vivande portate in tavola dalla prima di campionato, e già è ora della siesta, la sala da pranzo riaprirà i battenti dopo la parentesi internazionale che spolperà gli organici dei club, soprattutto dei più illustri. Non potranno fare a meno di saccheggiarli i tecnici delle Nazionali che stanno per affrontare le qualificazioni al campionato d’Europa. Antonio Conte ha reclutato ventisette giocatori, prima l’amichevole con l’Olanda a Bari, poi il primo impegno ufficiale con la Norvegia a Oslo. Selezione senza grandi voli di fantasia, quella operata dal nuovo tecnico azzurro, si rivede perfino Giaccherini che in Inghilterra era abbonato alla panchina. L’approccio era stato eccellente, le due grandi favorite senza eccessivi problemi per confermare il loro ruolo.
Dovrà essere più cinica la Juve, ha raccolto troppo poco rispetto a quanto seminato. Per la Roma, le eventuali perplessità riguardano la tenuta, con quel calo alla distanza che aveva ridato fiato alla Fiorentina, ma le assenze erano pesanti e i nuovi arriavati, a corto di lavoro,hanno risposto in modo lusinghiero. Dunque, prima che la parentesi europea esaurisca i suoi programmi, che suscitano passioni di entità quasi irrilevanti, abbiamo avuto una domenica frazionata secondo orari di inizio, dunque uno spezzatino un po’ anomalo, ma il calendario offriva appuntamenti di qualità, a partire dalla sfida di San Siro tra il Milan e la rinnovata Lazio. Torres con i figlioletti in tribuna, sembrava un po’ annoiato ed era difficile dargli torto, almeno in relazione al non esaltante primo tempo. Ma alla fine la vittoria del Milan, che allunga il tabù laziale, ha le sembianze del suo giovane tecnico, quello che stava a guardare per novanta minuti e poi metteva a segno la zampata mortale. Tre tiri in porta e tre gol, malissimo De Vrji, invano aveva prodotto gioco e occasioni la Lazio, meglio con Djordjevic al posto di Klose. Un autogol. di Alex aveva riacceso le speranze dei laziali, che nel recupero avrebbe potuto ridurre al minimo il distacco, ma Diego Lopez ha parato il rigore di Candreva, il portiere spagnolo è forse l’acquisto migliore per il Milan. Nell’altra gara di prima serata, lo zero a zero specchio fedele del poco prodotto da Atalanta e Verona.
Sei appuntamenti per l’ultima tranche, quella serale, sguardi puntati su Marassi, dopo saliva la terza forza della classifica più recente, il Napoli ospite del Genoa. Ma soprattutto a Torino, dove Mazzarri voleva legittimare le ambizioni della sua Inter. Deluso, tuttavia, il tecnico livornese, che deve anche ringraziare l’errore di Larrondo dal dischetto. La vetta si allarga con l’arrivo del Milan, dell’Udinese con la doppietta di Di Natale, del Napoli co n l’esordiente De Guzman in pieno recuoero, ma anche della matricola Cesena.