(A.Austini) – Il mercato non si ferma mai. Figuriamoci per uno come Sabatini che vive, per sua stessa ammissione, di perenni inquietudini. Giovedì scorso si è imbarcato su un aereo diretto in Qatar insieme al diggì Baldissoni. Non è stato il primo viaggio all’estero dopo la chiusura della sessione estiva, questo è durato lo spazio di un giorno ed è servito anche ad allacciare contatti con alcuni di quei fondi che possono tornare utili nell’acquisizione di giocatori. Un meccanismo ben avviato in Sudamerica e sempre più in voga in Europa.
Il Qatar è anche il Paese dello sceicco Al-Thani, proprietario del Psg. Ma la trattativa per Rabiot sembra essersi complicata: il centrocampista ha deciso di chiudere la stagione a Parigi da separato in casa e andarsene la prossima estate a parametro zero. Più soldi garantiti per lui e più tempo per scegliersi la squadra in cui «sfondare». A questo punto non è detto che sia la Roma, per nulla intenzionata a partecipare all’asta che si è già scatenata tra i grandi club europei per accaparrarsi Rabiot da svincolato. Sabatini ci proverà comunque, intanto oggi terrà una lezione a Coverciano agli aspiranti direttori sportivi. Spiegherà, magari, come riesce a realizzare una plusvalenza dietro l’altra.
La prossima potrebbe ottenerla con Strootman, se dovesse arrivare da Manchester l’offerta da 60 milioni di sterline di cui parlano in Inghilterra. Non ditelo a Pallotta, però. Sul pc del presidente è arrivata una copia di un articolo di un tabloid che parlava dell’argomento, immediata la reazione diffusa attraverso Twitter. «A causa dei continui rumours riportati dalla stampa inglese su Strootman e il Manchester United vorrei ribadire che Kevin non è sul mercato – dice convinto Pallotta – la Roma non ha mai preso in considerazione l’eventualità di mettere Strootman sul mercato e la stampa inglese sta sprecando carta, perché Kevin rappresenta un elemento fondamentale per i nostri progetti a lungo termine». Chissà se un giorno dovrà pentirsi di queste parole. Dipende dalle sterline.