(F.Magliaro) – Treni che aumentano e parcheggi che diminuiscono. In sintesi si può riassumere così il disegno progettuale imposto, durante il viaggio a New York, da Marino a Pallotta per avallare il pubblico interesse del Comune alla costruzione dello Stadio della Roma. Cinque pagine scritte e cinque grafici sono il progetto per la diramazione della Metro B e per il ponte sul Tevere. Nel documento, dopo l’esame dell’offerta attuale di trasporto pubblico su ferro garantita dalla Roma-Lido (7.200 passeggeri/ora) e dalla FL1 Orte-Fiumicino Aeroporto (3.600 passeggeri/ora), raddoppiabili con pochi accorgimenti, si legge che l’offerta sarà «ulteriormente rafforzata dalla diramazione della Linea B tra la stazione di Magliana e Tor di Valle». Totale della fiera: una capacità di trasporto teorica di «40.800 passeggeri/ora».
Secondo punto: i parcheggi. «Rispetto allo studio di fattibilità anche la dotazione dei parcheggi a disposizione degli spettatori è diminuita di circa il 25% da 181.000 a 138.000 metri quadri». Ma che succede se, nonostante tutto, i tifosi andassero allo Stadio comunque in macchina, visto lo stato certo non eccellente del sistema di trasporto pubblico? Semplice: «Se l’attrattività del trasporto pubblico dovesse risultare inferiore all’obiettivo programmatico, sarà necessario incentivarne l’uso», ovvero tariffare la sosta e contingentare i posti auto. Ma questo progetto della diramazione della Metro B in cosa consiste? Si tratta di realizzare «due binari paralleli alla Roma-Lido di 3 km. La realizzazione è in deroga alla normativa, tra cui la fascia di rispetto. La soluzione prevista utilizza alcune infrastrutture del deposito adiacente per circa la metà del percorso. In particolare il sedime ferroviario e il salto di montone».
In più, oltre scambi, segnalamento e annessi vari, la stazione di Tor di Valle dovrebbe essere rifatta «per accogliere 4 nuovi binari e rispettive banchine sotto/sovrappassi pedonali». L’altra opera prevista è il ponte ciclopedonale necessario per utilizzare la Orte-Fiumicino Aeroporto alla Stazione Magliana. «L’intero percorso si sviluppa, ad ovest della linea ferroviaria esistente, per circa 1050 metri. La passerella ha una larghezza netta di 4 metri. Il percorso è delimitato da un parapetto su ciascun lato alto un metro e mezzo. La passerella deve superare notevoli dislivelli: l’autostrada Roma-Fiumicino e i due argini del Tevere» connettendosi con la pista ciclabile presente su uno degli argini. Costi delle due opere – come annunciato dall’assessore Caudo – sono stimati in 50 milioni 485mila e 900 euro per la metro e in 7,5 milioni di euro per il ponte ciclopedonale.