(S. Mancinelli/F. Musacchio) La discussione tra i padroni di casa e un gruppo di venti russi, arrivati nella Capitale per assistere al match del Cska Mosca contro la Roma, sarebbe iniziata intorno alle 20, davanti al bar «River», nei pressi del ponte Duca d’Aosta. Complice l’abuso di alcol, insulti e sfottó, partiti sembrerebbe dai supporters stranieri, sono degenerati al punto da far impugnare ad alcuni di questi lame e bottiglie di vetro.
Ad avere la peggio un uomo russo, a Roma con la famiglia, accoltellato all’addome e al torace e trasportato d’urgenza al policlinico Gemelli. Una partenza non facile per l’ambulanza, assaltata all’altezza del ponte Duca d’Aosta dagli altri tifosi, avventatisi sui barellieri impegnati a caricare il ferito. Ricoverato in prognosi riservata, avrebbe tuttavia chiesto di poter essere dimesso un’ora dopo. Meno grave l’altro supporter della squadra di Mosca, colpito in testa da una bottiglia di vetro: rifiutate le cure del 118, è stato comunque identificato dai poliziotti del reparto volanti e del commissariato Ponte Milvio insieme a diversi altri tifosi di entrambe le squadre. Altri tre russi, con l’ambulanza uno e con il taxi gli altri due, si sono presentati nello stesso ospedale Gemelli per farsi medicare tagli e contusioni comunque lievi.
La situazione è rientrata pochi minuti prima del fischio d’inizio, quando la folla intorno allo stadio Olimpico si è ridotta a una cinquantina di testimoni e passanti sbigottiti, per riaccendersi nel secondo tempo tra gli spalti fortunatamente senza conseguenze gravi (tre tifosi russi sono stati portati via con le manette: avevano dei coltelli in tasca). Per gli scontri nello stadio il Cska rischia una pesante sanzione dall’Uefa mentre per la Roma gli eventuali provvedimenti disciplinari dovrebbero ridursi a una multa per gli scontri avvenuti all’esterno dall’Olimpico.
In quello stesso terreno di guerriglia, quello compreso tra il ponte Duca d’Aosta e piazza Mancini, un turista spagnolo venne accoltellato due anni fa mentre si giocava il derby Roma-Lazio. E in quei pochi metri, il 3 maggio scorso, si consumarono gli scontri costati la vita a Ciro Esposito. Il tifoso partenopeo, colpito da un proiettile esploso – secondo le accuse – dall’ultrà romanista Daniele De Santis, morì dopo una lunga agonia. È notizia di questi giorni, quella secondo la quale lo stesso De Santis sarebbe stato accoltellato prima della partita di Coppa Italia tra Napoli-Fiorentina.