(L. Baccolini) – Guaraldi osserva i movimenti di Tacopina e intanto compatta i soci per arrivare al giorno dell’incontro con una linea comune. Lunedì alle 15, nello studio dell’avvocato Grassani, i due protagonisti si siederanno al tavolo accompagnati dai rispettivi legali e probabilmente verrà invitata anche una rappresentanza dei soci, per ragioni di trasparenza. Sarà un incontro interlocutorio, non ancora decisivo per stabilire se l’operazione potrà decollare o meno. I dubbi di Guaraldi, intanto, stanno aumentando sempre di più.
Da un lato il presidente del Bologna vuole arrivare fino in fondo, capire cosa possono garantire gli americani e valutare la proposta accanto alle altre che sta analizzando sottotraccia da qualche settimana. Su un altro fronte, però, ascolta chi gli consiglia di non proseguire la trattativa: sono le voci di chi non crede alla solidità degli investitori americani (sarebbero cinque, secondo Tacopina) e di chi dubita addirittura che Claudio Fenucci, amministratore delegato della Roma considerato uno degli arieti dell’operazione, possa ancora accettare di far parte del sodalizio americano entrante.
Molti a Casteldebole e dintorni ne dubitano e giurano che il suo interesse si sia fatto più tiepido. Due anni di contratto, del resto, lo legano ancora alla Roma in qualità di dirigente, seppur non più da ad. Se a questo si aggiunge il malumore di Lotito, che non si augura certo un Bologna satellite della Roma, si capisce come le pressioni attorno a questa trattativa si stiano facendo enormi. A Guaraldi non resta che far scoprire le carte agli americani e convocare i soci subito dopo per un Consiglio straordinario, che doveva tenersi ieri ma che è stato posticipato in attesa di sviluppi dall’incontro di lunedì.
In città, però, l’effetto Tacopina sta producendo reazioni. Ieri mattina è stata l’Ascom, con una lettera firmata da Giorgio Tonelli, a levarsi a favore dell’uscita di scena dell’attuale società. “Il tempo è scaduto, Guaraldi valuti ma faccia in fretta. È necessario che l’attuale proprietà prenda atto una volta per tutte di non godere più della fiducia della città e agisca solo e unicamente per il bene del Bologna FC.”, scrive con toni duri il direttore generale di Ascom, lanciando un ultimatum: “L’attuale proprietà valuti attentamente la serietà del compratore. Chiediamo un tempestivo cambio alla guida del Bfc, che dia stabilità ma anche un nuovo futuro per l’economia della città e per rispetto nei confronti dei tifosi”.