(F.Ferrazza) – Dopo essersi preso la Roma, Radja ha puntato dritto sulla nazionale. Troppo fresca la ferita della mancata convocazione al Mondiale, per non pensare a una rivincita. E così Nainggolan ha prima conquistato Garcia, poi il ct del Belgio, Wilmots. «Non ho ancora digerito la mancata chiamata per il Brasile, ma sapevo che sarei tornato presto in nazionale e voglio restarci», l’orgoglio del centrocampista, uno dei pilastri, ormai, della squadra giallorossa. «Ho già fatto un gol e un assist e se fossi un attaccante sarei lì a rendere conto — continua il ninja su un portale belga — ma sono un centrocampista e da me ci si aspetta un altro lavoro. Ho iniziato bene, faremo i conti a fine stagione ». Una promessa più che una minaccia, per i tanti sassolini che il ragazzo deve ancora levarsi dalla scarpe. Il più pesante è quello legato alla definizione di “riserva di lusso” che gli è stata appiccicata addosso al suo arrivo nella capitale, nel gennaio scorso. Etichetta che proprio non gli è andata giù e che fatica a dimenticare, evidenziando quel carattere impulsivo e diretto che spesso lo porta a rispondere su Twitter ai commenti dei tifosi che lo fanno arrabbiare. Nainggolan sarà comunque uno dei punti fermi del centrocampo dal quale ripartirà Rudi Garcia dopo la sosta, per un mini tour de force che vedrà tra i protagonisti anche Francesco Totti.
Il capitano ieri ha confermato di essere in un ottimo momento fisico, realizzando un gran gol in allenamento e lanciando in questi giorni al tecnico il messaggio di poter giocare sia contro l’Empoli, sia, quattro giorni dopo, in Champions. Salterebbe, nel caso, la sfida all’Olimpico, contro il Cagliari, di domenica 21 settembre, ma è davvero complicato stabilire così tanto a priori quali scelte e come verrà gestito il turn over da Garcia. D’altra parte per la Roma, fino al 5 ottobre, sarà un calendario compresso, con ben 7 gare in 23 giorni. Il ritorno in Europa, con il Cska Mosca in casa e il City in trasferta, ma anche il turno infrasettimanale di campionato a Parma, a togliere fiato ed energie. E il mister francese non dovrà gestire solamente l’attacco, ma anche la difesa.
Contro l’Empoli si vedrà molto probabilmente, per la prima volta, la coppia Castan — Manolas. «La prossima settimana sarò al 100% e mi metterò a disposizione del mister — l’ammissione del brasiliano a Roma Tv — sto bene, sto lavorando tanto e ho una voglia enorme di tornare». Prima Marquinhos, poi Benatia, adesso il collega greco, il punto fermo resta sempre, alla fine, proprio Castan, giocatore forse sottovalutato per il rendimento che continua a mantenere costante. «Ma quando ci sono giocatori di qualità è tutto più facile — sorride Castan — i miei compagni sanno comunque che possono fidarsi di me. Non avete visto niente di quello che posso fare, posso fare meglio e aspetto di giocare la Champions ». Sulla stagione della Roma, poi. «Per migliorare il risultato dello scorso campionato dobbiamo arrivare primi, ed è questo il nostro obiettivo. È lunga e non è semplice, ma abbiamo la testa giusta». Prima l’Empoli, poi il Cska. «Devono essere preoccupati i nostri avversari — continua il difensore brasiliano — non noi. Se siamo arrivati qui vuol dire che siamo forti. Io ci credo e mi fido dei miei compagni. È la prima volta che gioco questa competizione, era il mio sogno da bambino e ora sono vicino a realizzarlo».