A caccia della quinta vittoria consecutiva in campionato, la Roma ospita sabato pomeriggio alle 18 il Verona di Andrea Mandorlini. Giallorossi chiamati a confermare l’eccellente inizio di stagione tentando, almeno per alcune ore, di mettere pressione alla Juventus, appaiata in testa alla classifica, impegnata poi in serata contro l’Atalanta.
FORMA
Dopo l’ottimo campionato giocato lo scorso anno, il Verona non può essere più definita una sorpresa. L’inizio di stagione, nonostante la perdita di Iturbe, emigrato proprio a Roma, ha riproposto un Verona solido e ancora imbattuto dopo 4 giornate, complici le due vittorie con Torino e Palermo, ed i due pareggi con Genoa e Atalanta.
Esperienza e gioventù. Questo il giusto mix creato da Andrea Mandorlini per provare a bissare l’ottima scorsa stagione e, perché no, mirare magari a qualcosa di più di una tranquilla salvezza. Il tecnico ravennate dovrà però fare a meno di gran parte della rosa titolare e, come filtra da Verona, potrebbe optare addirittura per un cambio modulo passando al 3-5-2. Il “colpo” di mercato Rafa Marquez non è stato convocato a causa di un trauma contusivo. Ancora indisponibile il portiere titolare Rafael(elongazione), come anche il suo secondo Benussi. Fra i pali dovrebbe essere confermato dunque il giovane Gollini, già in campo contro il Genoa. A centrocampo ancora spazio a Tachtsidis. In attacco ci sarà l’ex Toni supportato da Boško Janković, preferito a Saviola e Juanito.
Verona (3-5-2): Gollini; Moras, Rodriguez, Marques; Jankovic, Obbadi, Sorensen, Tachtsidis, Ionita; Toni, Jankovic.
PERICOLO N° 1
Chi se non Luca Toni può mettere in difficoltà la Roma? Esordisce come calciatore professionista in serie C-1 con il Modena nel 1994. Passa prima all’Empoli in serie B, poi al Fiorenzuola, fino ad arrivare alla Lodigiani in C1, dove segna 15 reti in 31 partite. Nella stagione 1999-2000 milita nel Treviso in serie B. E’ proprio l’ottima stagione con i veneti, contornata da 15 gol in 35 incontri, ad aprirgli le porte della Serie A. Viene infatti ingaggiato del Vicenza dove, il primo anno, sigla 9 goal in 31 gare. Passa dunque al Brescia per poi essere acquistato nel 2003 dal Palermo. In rosanero si consacra come uno degli eroi della promozione in serie A con 30 gol in 45 gare. Nellaa stagione successiva, nella massima serie, sempre con i siciliani, si riconferma come uno dei più importanti attaccanti italiani siglando 20 gol in 35 partite. Nel 2005 arriva la Fiorentina, il titolo di capocannoniere, la scarpa d’oro e, soprattutto, la vittoria mondiale con gli azzurri. Dopo aver lasciato l’Italia per trasferirsi al Bayern, dove fra campionato e coppa sigla 58 reti in 89 presenze, passa alla Roma, con la quale sfiorerà il tricolore. Per lui ci sono poi Genoa, Juve, Al Nasr, il ritorno in Viola e poi, in ultimo, il Verona. Difficile da marcare, incontenibile e spietato in area di rigore, infallibile sotto porta. Un esempio di come a 37 anni si possa ancora fare la differenza in un campo di calcio.
PRECEDENTI
Sono 25 i precedenti fra Roma e Verona. I giallorossi nel computo totale conducono per 17 vittorie a 2, con i pareggi che sono 6. I veneti non vincono nella capitale dal 1973, quando un rigore di Mascetti risolse il match. L’ultimo risultato utile degli scaligeri risale invece al 1988, quando gli uomini di Nils Liedholm furono fermati all’Olimpico per 0-0.
PRECEDENTI ALLENATORE
Sono 3, e tutti negativi, i precedenti di Andrea Mandorlini contro la Roma. Gli ultimi due incontri risalgono alla scorsa stagione, con i giallorossi di Rudi Garcia che si sono imposti per 3-0 all’andata all’Olimpico e 1-2 al ritorno al Bentegodi. Precedente più remoto è quello del 2007, quando i capitoloni guidati all’epoca da Luciano Spalletti, misero ko il Siena di Mandorlini con il risultato di 3-0 alla terza giornata di campionato.