La Roma soffre più del dovuto ma, alla fine, torna da Empoli con i tre punti in tasca. In due giornate ha battuto le due toscane di Serie A con il minimo sforzo e adesso può pensare serenamente alla Champions League.
Sulla ribattuta Pjanic tira e la conclusione è ribattuta, ma esplodono le proteste giallorosse per un intervento con il braccio e anche per il possibile fallo sullo stesso Pjanic. Sul capovolgimento di fronte punizione dal limite per l’Empoli: siamo al 43′ quando Tavano impegna De Sanctis rasoterra. Sembra un primo tempo ormai destinato al pari ma dal nulla, praticamente allo scadere, Nainggolan prova un destro chirurgico dai 30 metri, palo e schiena di Sepe che si stava allungando per deviare, la palla entra. È autogol e Gervasoni fischia subito la fine del primo tempo.
A inizio ripresa rimane precauzionalmente negli spogliatoi Leandro Castan, non al meglio. Davide Astori prende il suo posto. Al 12′ scambio in velocità tra Florenzi e Maicon, il brasiliano si fa ipnotizzare da Sepe che para. Passano venti minuti di studio, con la Roma che aspetta e l’Empoli che ha paura ad aprirsi troppo. Al 26′ Mchedlidze controlla un lancio lungo da metà campo e cade in area sull’intervento in scivolata di Manolas. L’arbitro fa continuare. Sarri protesta, troppo per Gervasoni che lo espelle.
Poi al 32′ un sinistro terrificante sveglia tutti, è quello di Mchedlidze, De Sanctis riesce a intercettarlo quasi sotto la traversa ribattendo. Appena entrato il polacco Zielinski impegna De Santis che si tuffa su un destro da fuori. L’ultimo spavento per la Roma lo procura Tavano all’ ultimo minuto, ma il tiro in aerea viene ribattuto da Manolas. Finisce così il match con un Empoli che esce tra gli applausi, esultano i tremila romanisti, ma al “Castellani” si è visto più azzurro che giallorosso.