(M.Monti) – Castan, Astori, Iturbe, Uçan e Borriello. Da aggiungersi ai lungodegenti Strootman e Balzaretti. Ora anche De Rossi si va a sommare alla lunga lista degli infortunati: l’ennesima lesione muscolare di inizio stagione lancia interrogativi sulla tipologia di preparazione fisica sostenuta in estate. Preoccupano le tante defezioni in vista del tour de force che attenderà i giallorossi nei prossimi dodici giorni: quattro gare – una ogni tre giorni – che Rudi Garcia dovrà affrontare senza più l’ansia del turn-over ma con il dispiacere di vedere alcuni giocatori chiave dover rinunciare agli impegni clou contro Juventus e Manchester City: “Sarebbe pericoloso affrettare i tempi. Farò di tutto per stare attento nel non prendere rischi ulteriori per i miei calciatori”. A riparare alla “sfortunata coincidenza” è intervenuto poi Walter Sabatini ai microfoni della radio ufficiale del club: “Non ho nulla da dire sul lavoro dei nostri preparatori e dei loro collaboratori”.
INFORTUNI IN SERIE – “La legge della serie”. E’ così che il tecnico francese spiega il susseguirsi di infortuni che ha colpito la sua rosa negli ultimi giorni. Alla vigilia del delicato test del Tardini contro il Parma, Rudi Garcia non perde di vista l’obiettivo dei tre punti – come ribadisce ormai in ogni appuntamento con la stampa – pur dovendo fare i conti con tante assenze, specialmente nel settore centrale del campo tra difesa e centrocampo: “Abbiamo costruito una rosa ampia perché sapevamo sarebbe stato possibile dover gestire un momento simile. In francese la chiamiamo ‘la legge della serie’: quando c’è un infortunio poi c’è la sfortuna che accada per un secondo, un terzo o un quarto calciatore. Sono fiducioso di vedere entrare, comunque, giocatori che daranno il meglio e faranno in modo che il gioco della squadra non cambi”. A cambiare, però, saranno gli interpreti: Daniele De Rossi ha accolto con dispiacere il responso dei test clinici che hanno evidenziato una lesione di primo grado al soleo sinistro – un muscolo alla base del polpaccio che permette il movimento di flessione del piede – che lo costringerà a saltare le gare contro Juventus e Manchester City e a restare lontano dai campi per, almeno, venti giorni. “E’ un peccato – ha dichiarato Rudi Garcia in conferenza – Daniele è un giocatore molto importante per noi ma lo aspetteremo. Ormai dopo la sosta, per evitare di correre altri rischi. Se non ci saranno altri infortunati a centrocampo, però, abbiamo comunque ancora tante soluzioni. Keita – continua il tecnico – ha giocato in Champions davanti alla difesa e l’ha fatto alla grande. Abbiamo costruito il centrocampo per avere due giocatori per ruolo”. Altri interpreti della mediana sono Radja Nainggolan – “Uno dei migliori da inizio stagione, anche in allenamento” – e il “totalmente pronto” Paredes. Mentre, in attacco, resterà ai box Iturbe: “Ieri ha corso sul campo, in linea. Ha avuto un problema ad un muscolo che raramente dà problemi. Dobbiamo stare molto attenti a non mettere in campo i calciatori che non sono pronti al 100%. Manuel – conclude l’allenatore – è giovane, ha voglia di tornare in campo ma farò in modo che, prima di rientrare, risolva a pieno i suoi problemi . Per Leo Castan vale la stessa cosa, è un guerriero, ma sarebbe pericoloso metterlo in campo. Starò attento nel non prendere rischi per nessuno”. Roma, Garcia: “Peccato per infortuni, a Parma per vincere ancora”. De Rossi salta City e Juve L’infortunio di De Rossi contro il Cagliari Condividi
SABATINI ALLONTANA LE CRITICHE – A “sgomberare il campo dalla dietrologia”, ci pensa anche il direttore sportivo Walter Sabatini, intervenuto ai microfoni della radio di casa a Trigoria, per parlare degli infortuni e per difendere l’operato dello staff: “Siamo totalmente soddisfatti del rendimento delle prestazioni della squadra. Non abbiamo alcun tipo di preoccupazione e non ho nulla da dire neanche sul lavoro dei nostri preparatori e dei loro collaboratori. Gli infortuni sono di diversa natura – afferma il Ds – e li riteniamo accettabili a questo punto della stagione e dopo due mesi di attività molto intensa. Abbiamo due-tre infortuni leggeri, ma sono contrattempi accettabili vista l’intensità e gli impegni a cui sono sottoposti i ragazzi”. Una delle motivazioni asserite dai più come la causa di questa concomitanza di sfortunati accadimenti, è la tournée estiva statunitense che ha visto i giallorossi effettuare la prima parte della preparazione in America: “Tutte le società di primo livello fanno un’attività di questo genere – spiega Sabatini – E’ il calcio moderno che lo richiede e i rischi sono calcolati. O ci si vuole sedere al tavolo del calcio che conta oppure si torna indietro a un altro calcio. La Roma non vuole tornare indietro, vogliamo essere così e ci sono dei rischi calcolati come per tutte le grandi squadre d’Europa”.
TOUR DE FORCE E LA GESTIONE DEGLI IMPEGNI – Restano però i tanti impegni ravvicinati che spingono il tecnico francese a dover cercare di individuare chi, tra i suoi, possa garantirgli volta per volta un rendimento in campo all’altezza delle ambizioni: “Loro devono fare tutto sull’allenamento invisibile’, sul recupero dopo le gare. Nella vita privata a casa devono essere professionisti”. Un riferimento che però smentisce possa essere indirizzato a qualcuno in particolare: “La differenza tra l’anno scorso e quest’anno – prosegue Garcia – è che giochiamo ogni tre giorni. Bisogna dormire bene, essere attenti all’idratazione e all’alimentazione. Ho la fortuna di avere giocatori di grande esperienza ma anche giovani e, a loro, vanno dati consigli”. Tra questi, Mattia Destro – con cui Garcia dice di aver chiarito il piccolo alterco durante il match contro il Cagliari – e Adem Ljajic: “Dall’inizio della preparazione ha lavorato meglio di tutti gli altri. Ha talento, è importante e non c’è un altro profilo come lui in rosa. Può essere devastante sia individualmente sia collettivamente: conto molto su di lui e mi aspetto che tutti si rendano conto che è un calciatore di altissimo livello. Bisogna dargli fiducia, la mia ce l’ha al 200%”. Proprio sulla fiducia, il tecnico francese spiega le differenze tra la Roma di questo inizio stagione (10 gol, una sola rete subita in quattro gare) e quella del passato campionato: “Abbiamo un anno in più di vita comune. Questo gruppo ha mostrato tanta maturità specialmente contro il Cagliari. Un inizio alla grande, con due gol, per poi gestire al meglio la gara. Una grande prova di maturità: bisogna sempre stare concentrati sulla prossima gara, ogni volta dobbiamo mettere gli stessi ingredienti in campo”. A partire da Parma dove l’obiettivo resta sempre lo stesso: “Evitare di fare i calcoli sulle gare successive, non pensare ai tanti impegni e continuare a mostrare una grande voglia di vincere”. D’altronde, in Serie A nulla può essere dato per scontato: “Se una partita sembra facile è solo perché siamo stati bravi a renderla tale. Quel che conta è vincere, abbiamo tante ambizioni e sappiamo che l’obiettivo di ogni partita è quello di prendere i tre punti”. Anche con gli uomini contati.