L’allenatore della Roma Rudi Garcia ha commentato in conferenza stampa la vittoria sul Chievo nella settima giornata di campionato. Queste le parole del tecnico francese:
Una Roma cinica, che ha fatto quello che doveva fare, poi si è riposata nel secondo tempo. Partita da inizio campionato senza errori?
“La strategia era iniziare forte e abbiamo segnato 3 gol nel primo tempo. Una bella risposta dopo la sosta, anche dei giocatori che hanno segnato. Dopo abbiamo gestito il risultato e siamo stati intelligenti, per preparare nel migliore nei modi la “piccola” gara di martedì”
Perché Totti e De Rossi? Ha effettivamente voglia di restare a lungo a Roma?
“Sto benissimo qui, finché il mio obiettivo resta lo stesso della società non ci saranno problemi. Anche se so che non sempre la volontà dell’allenatore conta. Per questo dico che la valigia è sempre pronta nel corridoio, ma qui sto benissimo. Se ho voglia di restare a lungo? La risposta è si. Su Totti e De Rossi era previsto il loro impiego. La gara non poteva iniziare senza il capitano. Mi è piaciuto l’atteggiamento dei giocatori. Abbiamo visto 14 lupi in campo, ma deve essere così sempre”
Le sue parole aveva l’obiettivo di rigenerare anche il pubblico?
“Bisognerebbe chiederlo a tutti i tifosi, non saprei. Quello che conta è che mi fido dei miei giocatori. Con le assenze di Castan e Manolas abbiamo visto una cerniera centrale di alto livello, senza Iturbe e Gervinho un attacco di fuoco. Non lo dico per caso che ogni giocatore è importante”
Cerchiamo il pelo nell’uovo: perché non poteva dar più spazio a Paredes e Uçan?
“Leandro ha giocato mezz’ora, sul terzo cambio avevo 3 giocatori sul filo sul piano fisico e ho dovuto aspettare. Il problema è che questa squadra non perde mai palla, non la fa mai uscire… Per questo ho aspettato 8 minuti”
Come parte la Roma con il Bayern?
“Siamo chiaramente gli outsider, dobbiamo essere al 100% e sperare che il Bayern sia solo al 70%. Non vedo l’ora di arrivare a martedì, ci sarà un olimpico di fuoco. Solo la Champions può portare questi momenti. Dobbiamo giocare con fiducia, se saranno più forti lo dimostreranno, ma noi dobbiamo dire la nostra”
Aveva definito la partita con il Chievo la partita più difficile tra quelle in avvicinamento. Ancora più convinto ora sulla parola “scudetto”
“Lo sarò se sabato prossimo la squadra mette lo stesso atteggiamento. Sarà difficile farlo sempre, ma dobbiamo farlo. Questa squadra lo sta dimostrando, ogni giocatore che entra non fa cambiare il livello della rosa. Devo fare in modo che i giocatori non si addormentino. Ma per martedì sono tranquillo”.
Da sempre in Italia gli allenatori antepongo il risultato alla prestazione. Da quando allena la Roma la squadra gioca sempre bene. Riterrebbe un’ingiustizia non alzare un trofeo?
“Questa filosofia ce l’ho da tempo, anche quando allenavo a Digione, in Serie B. Concentrati sul modo di giocare, solo così abbiamo più chance di vincere. Qui a Roma i giocatori però sono forti, abbiamo costruito una rosa ampia per giocare ogni 3 giorni e per rispondere alla sfortuna che può capitare”.
Redazione GazzettaGialloRossa.it