(L. Valdiserri) – La Roma non trova la risposta che serviva dopo i sette gol subiti contro il Bayern: la vittoria. A Genova, contro una Samp che si è confermata in crescita, grazie all’ottimo lavoro di Mihajlovic, i giallorossi si fermano sullo 0-0 – prima volta in stagione in cui la Roma non va a segno – e rischia di lasciare punti importanti nella volata con la Juventus. Non sarà facile per nessuno venire a vincere a Marassi, ma per la situazione attuale la Roma doveva farlo. E non c’è riuscita.
Il palo di Gervinho – Mihajlovic recupera Gastaldello, che fa coppia centrale con Romagnoli, e conferma la squadra che ha fatto tanto bene ultimamente. Garcia cambia quattro giocatori rispetto alla scoppola presa contro il Bayern Monaco: Astori per Manolas (squalificato), Cholevas per Cole, Florenzi per Pjanic e Ljajic per Iturbe. La Roma sembra ancora sotto botta, il gioco non ha la solita fluidità. Nel primo tempo ha l’occasione più clamorosa, ma Gervinho prima si fa stoppare da Regini, in recupero disperato, poi centra il palo con un tiro quasi dalla linea di fondo.
Il miracolo di Romero – La Samp gioca pressando, cercando di metterla sul fisico e di giocare sulle certezze che il Bayern potrebbe avere sgretolato. Nella ripresa potrebbe anche passare, ma Okaka si divora il gol dell’ex a due metri dalla porta. Garcia prova a inserire prima Pjanic, poi Destro e Iturbe, ma l’occasione vera capita a Florenzi: cross di Torosidis e colpo di testa a botta sicura, ma Romero fa un miracolo.
Il momento no – Nelle ultime cinque partite, tra Coppa e campionato, la Roma ne ha vinta solo una, con il Chievo in casa. Le fatiche (vedi Totti) e gli infortunati/assenti (mancavano Maicon, Castan, Manolas, Balzaretti, Keita e Strootman) si fanno sentire. Così come le prime e ingenerose critiche a Garcia. Difficile dire se sia una fortuna tornare a giocare subito, mercoledì. Il Cesena in casa, però, non è certo il peggior avversario possibile. È dopo che arriveranno Napoli e Bayern in trasferta.