(R. Maida) ROMA – La Roma non è bella ma torna a ballare. In certi casi contano quasi solo i risultati, a dispetto della qualità e delle esigenze degli allenatori: e Garcia può prendersi con gusto la vittoria sul Cesena, non esaltante ma corroborante per classifica e morale. Verranno tempi migliori per il gioco. E il boato più felice arriva a partita finita, con i giocatori in mezzo al campo in festa: la Juve è stata agganciata in vetta a tempo scaduto grazie al gol di Antonini.
LA SCACCHIERA – Si respira un’aria strana all’Olimpico. Triste, nel ricordo dei tifosi Stefano e Cristian morti una settimana fa. E pessimistica, a causa delle ultime difficoltà della squadra. Garcia recupera Keita e preferisce Skorupski a De Sanctis in porta. Turnover, dicono. In difesa torna Cole sulla fascia sinistra. Sorprendono anche le mosse di Bisoli, che imposta un centrocampo a rombo e pilota sul campo il doppio centravanti: Succi con Djuric.
STAPPATA – Il dispositivo del Cesena ha un senso, perché chiude le vie centrali, ma viene saltato facilmente alla prima percussione sulla fascia destra. Torosidis lancia nello spazio Gervinho che ha il tempo di alzare la testa e servire Destro solo ad aspettare il gol. E’ il quarto per lui, lo strano capocannoniere della Roma: mai utilizzato in Champions e quasi sempre a segno in campionato. E’ l’episodio che consente a Garcia di affrontare con meno ansia l’esame.
GESTIONE – La Roma però non accelera più di tanto, tiene viva la partita scegliendo ritmi lenti. E’ un rischio che aiuta a gestire le forze in un periodo di spossatezza. Intanto Garcia perde di nuovo Astori per infortunio (stiramento), altro problema in vista degli impegni che seguiranno. E a un certo punto, nel secondo tempo, Bisoli ci prova. Dopo essere passato al 4-4-2, sostituisce le due punte con le loro riserve. E la chance arriva: su un cross di Magnusson, Hugo Almeida (25′) può colpire di testa senza essere marcato. La palla esce di un soffio. E’ tuttavia un segnale che dà la scossa: Florenzi, subentrato a Iturbe, chiama subito Agliardi a una parata importante. E appena dopo, Garcia chiede un rigore per un mani di Magnusson. La Roma è ripartita: ed è De Rossi (prima rete stagionale) a certificare la vittoria su un assist di testa di Yanga-Mbiwa, bravo a tenere dentro un angolo di Florenzi. Dedicata a Stefano e Cristian.