(C. Zucchelli) Mancano 5’ alle 20 quando Morgan De Sanctis porta un mazzo di fiori sotto la curva Sud. Li lascia, poi si toglie i guanti e applaude, come il resto dello stadio. In curva ci sono Luana e la piccola Michelle, quel che resta della famiglia De Amicis: Stefano, 38 anni, e Cristian, 7, sono morti la settimana scorsa e la Roma li ricorda così, con tante lacrime e striscioni, tra cui quello della stessa curva. «Gli dei hanno chiamato a sé l’angelo più bello e il suo custode. Cristian e Stefano con noi». De Sanctis piange, vorrebbe abbracciare Luana e la figlia: allunga il braccio, vetro e fossato impediscono che l’abbraccio sia anche fisico, così come lo impediscono al resto della squadra, che entra in campo senza la musica di Jovanotti. «Non la lasceremo sola questa famiglia – ha detto il d.s. Sabatini – e Luana già sa che la Roma le sarà accanto per sempre». Poco dopo, qualche sorriso arriva ed è quello dei Giovanissimi Nazionali campioni d’Italia, che posano sotto la Sud per una foto. Tra loro anche Alessio Montella, figlio di Vincenzo.
EMERGENZA DIFESA – La Roma tornerà ad allenarsi oggi e poi domani partirà per Napoli con la speranza di recuperare Maicon, Astori (risentimento alla coscia sinistra) e Manolas (distorsione al ginocchio destro). Dovrebbe esserci anche Sanabria, che però a gennaio potrebbe andare col Paraguay al Torneo Sudamericano Under 20.