Come un Clasico, prima dell’avvento di Simeone all’Atletico Madrid. Juve-Roma assomiglia a quei recenti Real-Barça, o Barça-Real (fate voi) in cui le due superpotenze passeggiavano con le altre e si giocavano una buona fetta di titolo nello scontro fra Titani. Certo, siamo solo a ottobre, ma la prima parte di campionato ha detto questo. Lo Juventus Stadium stasera sarà un piccolo Bernabeu, o Camp Nou. Tutto esaurito, ovviamente, e clima in città che inizia a scaldarsi. In questi giorni abbiamo e avete analizzato il match in ogni sua forma. Ma dirà tanto. E allora ci restano almeno altre cinque domande.
EFFETTO STADIUM — La Roma è pronta a fare la storia? I giallorossi arrivano lanciati dopo la prova di maturità a Manchester, ma per vincere a Torino serve un’impresa. Lo dicono i precedenti totali: 51 vittorie Juve, 21 pari, solo 8 Roma. Lo dicono quelli recenti: 3 su 3 per la Juve, 11-1 i gol. Lo dice il curriculum dello Juventus Stadium: solo tre sconfitte nella storia, tutte nella stagione 2012-13. Qui hanno vinto solo l’Inter di Stramaccioni (3-1), la Samp con una doppietta di Icardi, il Bayern Monaco in Champions.
EFFETTO LOTITO — Sarà un post partita da rivali storiche o da nuove alleate? Juve e Roma non si sono mai piaciute. Da Turone in poi, la polemica è stata continua, anche col coinvolgimento di presidenti e affini. Ora le gestioni Agnelli-Pallotta si sono avvicinate per motivi politici, e per l’opposizione alla nuova dirigenza Tavecchio-Lotito in federcalcio. Prevarrà la ragion di stato, o un rigore cambierà tutto? Dipende molto da Gianluca Rocchi, e dai suoi collaboratori. Se domani non si parlerà troppo di loro, consideratelo un trionfo per il direttore di gara.