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GAZZETTA DELLO SPORT Ora il calcio teme l’Ebola. Africani d’Europa, allarme contagio. E c’è chi scappa

Stadio Roma
Stadio Roma

(A. Frosio) Teresa Romero, infermiera 44enne di Madrid, è la prima contagiata dal virus Ebola in Europa. La Romero è impiegata da ausiliare all’ospedale Carlo III-La Paz della capitale spagnola, dove adesso è ricoverata in isolamento e dove ha già cominciato il trattamento con un siero anti-virale proveniente da una paziente sopravvissuta alla malattia. L’infermiera ha partecipato come volontaria nella squadra che ha assistito i due missionari spagnoli rimpatriati dalla Sierra Leone e deceduti per Ebola. Che non si trasmette per via aerea ma solo per contatto tra fluidi corporei. Che c’entra questo con il calcio? C’entra. Perché molti giocatori africani dei club europei sono nel continente nero per le partite di qualificazione alla prossima Coppa d’Africa 2015.

Preoccupazioni Lass Bangoura, giocatore del Rayo Vallecano, ha lasciato il ritiro della Guinea per paura del virus. Il club gli aveva chiesto di non rispondere alla convocazione: Lass era partito lo stesso, ma la presenza tra i convocati di molti giocatori provenienti direttamente dalla Guinea lo ha convinto a tornare. La Guinea è un Paese ad alto rischio (quasi mille i casi confermati di Ebola, già 739 i morti) e proprio per questo le partite contro il Ghana si giocheranno in Marocco, in una zona sicura. Preoccupazione anche per il camerunese del Siviglia Mbia, che giocherà contro la Sierra Leone (oltre 2mila casi accertati, 623 i morti). Proprio per questo entrambe le partite si giocheranno a Yaoundé, in Camerun.

Gli «italiani» Nel Ghana ci saranno gli «italiani» Badu e Acquah, centrocampisti di Udinese e Parma, mentre non sono stati convocati i milanisti Muntari ed Essien. I due ghanesi non saranno gli unici giocatori della Serie A impegnati per la Coppa d’Africa. Il romanista Gervinho sarà impegnato con laCosta d’Avorio contro la Repubblica Democratica del Congo, altro Paese da zona rossa (quasi 70 i casi totali, tra confermati e sospetti, 42 i morti). Più tranquilli gli altri. Un altro romanista, Seydou Keita, nazionale del Mali, affronterà l’Etiopia ad Addis Abeba e poi in casa a Bamako. I senegalesiMbaye (Inter) e Dramé (Atalanta) sfideranno la Tunisia: in Senegal è stato registrato un caso di Ebola ad agosto, ma poi la situazione è tornata sotto controllo e il Paese è definito libero dal contagio. Gli algerini Belfodil (Parma) eGhoulam (Napoli) saranno impegnati contro il Malawi, dove non c’è allarme. Amichevole contro la Repubblica centrafricana per il marocchino Lazaar(Palermo).

L’Oms «Casi sporadici in Europa sono inevitabili, a causa dei viaggi tra l’Europa e i Paesi colpiti», ha spiegato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell’Oms per l’Europa. Ma non c’è da preoccuparsi: «Il rischio di una propagazione di Ebola in Europa è evitabile ed estremamente flebile».

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