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IL MESSAGGERO ”Cristian tu sei il nostro lupacchiotto”

Stefano De Amicis e il piccolo Cristian
Stefano De Amicis e il piccolo Cristian

(M. Izzo) – Gigli bianchi lanciati in cielo e un grande cuore rosso con tante rose bianche per Luana, la mamma di Cristian, il bimbo di 7 anni, che ha perso la vita insieme al papà Stefano De Amicis. A consegnarlo al centro del campo di Tor Lupara, i “Pulcini 2006″ dalla Polisportiva Fonte Nuova. Era con loro che da tre anni si allenava il piccolo. Lo stesso campo sul quale giocava anche il papà Stefano. «Quest’anno voleva fare il portiere – racconta il suo mister, Roberto Cuttitta – Così aveva appena iniziato l’allenamento insieme a mio figlio. Erano molto legati»Cristian avrebbe compiuto otto anni tra pochi giorni come il suo amichetto, con il quale stava organizzando la festa di compleanno.
Quella per la Roma era una vera e propria fede che Stefano aveva trasmesso al piccolo Cristian. «Proprio la settimana scorsa – racconta il mister – mi aveva detto: ma se mi vuoi bene perché non diventi della Roma? E io: tu se mi vuoi bene perché non diventi della Lazio?». Allora lui ha concluso dicendo: va bene, mister, facciamo che io resto della Roma e tu della Lazio. Ti voglio bene lo stesso. Impossibile non amarlo».
In campo i 23 bambini che si allenavano con lui sono scesi insieme a mamma Luana e l’hanno abbracciata forte, mentre lei commossa dall’affetto e dalla solidarietà, ringraziava tutti. La polisportiva Fonte Nuova, così come ha ricordato il presidente, Leandro Guerrieri, sta raccogliendo fondi da devolvere alla famiglia. «E’ stato difficile spiegare ai suoi compagni di allenamento quello che era accaduto – continua il mister Cuttitta – ognuno di loro ha avuto una reazione diversa. Molti si sono preoccupati per la sorellina: ora resterà sola?, hanno chiesto». E pensieri alla mamma e alla piccola sono stati rivolti anche dagli ex compagni di classe e di allenamento, nelle frasi che hanno scritto su un grande striscione esposto al campo dove si allena il Santa Lucia.

I PENSIERI «Vi sosterremo e vi proteggeremo con la mano sul cuore» scrive la II C. «Per la mamma: fatti forza e non abbandonare la tua fiducia», da Vincenzo e la classe I C. E poi a lui: «Cristian sei il nostro Lupacchiotto che sta nei cieli» scrive la II A dell’istituto comprensivo Luigi Pirandello. E ancora: «Cristian ti lasciamo riposare e non scordare che noi saremo vicino a te», «A romanì ce mancherai na cifra, tifamo tutti Roma». «Ciao piccolo lupacchiotto, sappiamo che tiferai la Roma anche lassù», «Sei la nostra speranza che vola nei cieli», «Mi dispiace per te, spero che starai bene lassù e che nessuno ti farà male». «Cristian sarai sempre nel mio cuore perché adesso sei in paradiso e io ti pregherò sempre». «Non contano i colori rosso, giallo, azzurro, bianco, riposa in pace piccolo angelo», Asia I D. Dalla sera di martedì, quando padre e figlio, hanno perso la vita nell’impatto avvenuto sulla via Nomentana con l’Opel Tigra sulla quale viaggiavano tre cittadini romeni, la città è a lutto. E lo sarà anche oggi nel giorno dei funerali fissati alle 12 nella chiesa di Gesù Maestro a Tor Lupara. Il Comune sta installando maxischermi e un tratto della via Nomentana resterà chiuso. Così come a lutto sono anche le società sportive. Oltre alla Polisportiva Fonte Nuova, anche il Santa Lucia ha voluto ricordare ieri, Stefano e Cristian, rispettando un minuto di silenzio. Prima del fischio di inizio, i giocatori hanno portato in campo dei fiori e altri sono stati lasciati in tributa accanto alla scritta: «Due stelle nel cielo…ciao Stefano e Cristian». Un dolore che va oltre la fede calcistica come hanno ricordato i tifosi biancocelesti nella curva nord dell’Olimpico, prima di Lazio-Torino con lo striscione: «Oltre i colori ciao Stefano e Cristian».

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