(A. Angeloni) Questione di tiri, ma il peggio sembra passato. O meglio: il tracollo psicologico, almeno quello, a Marassi non c’è stato. La Roma riparte ma solo a metà. Non perde a Genova ma nemmeno convince e piace. Questione di tiri, secondo Garcia. «Ne abbiamo fatti venti, ma solo tre nello specchio della porta. Pochi. Il problema è stato soprattutto questo. Ma mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, ha dato il massimo e io sono contento», ammette. In questa fase cominciano a pesare le assenze? «Non mancano gli infortunati, questa cosa fa in modo che nel reparto difensivo e a centrocampo sono sempre gli stessi a giocare.
Oggi avevo deciso di far riposare Pjanic e abbiamo visto un Florenzi che ha aiutato la squadra in tutti i reparti. Manca un po’ di freschezza poi, questo sì. Bayern dimenticato? Sì ovviamente. Quando si gioca una partita così contro il terzo in classifica e pure imbattuto in campionato, non posso lamentarmi. Abbiamo fatto una gara nei nostri standard vuol dire che abbiamo superato quella sconfitta. Nel primo tempo abbiamo perso un po’ il controllo del gioco e non e riuscivamo a costruire tante palle gol, meglio nella ripresa. Non sarà facile per nessuno venire a vincere a Marassi, a noi è mancata solo un po’ di efficacia. La prestazione di Totti? Ha aiutato molto la squadra, non l’ho visto stanco».Un applauso finale Garcia lo dedica alla tifoseria, eccezionale la sera della disfatta con il Bayern e presente in massa a Marassi con la speranza di ripartire di slancio. «Ci hanno dato forza dopo la Champions, per questo dobbiamo essere all’altezza e dare tutto in campo. Stavolta non l’abbiamo fatto al cento per cento ma dovremmo farlo dalla prossima partita. Ci è mancata un po’ di fortuna, dovremo ritrovarla al più presto».