(M. Ferretti) – Domani il Cesena, sabato il Napoli al SanPaolo e mercoledì prossimo, 5 novembre, l’impegno di Champions League in casa del Bayern Monaco. Per la Roma tre partite in otto giorni, prima della sfida con il Toro all’Olimpico di domenica 9. Rudi Garcia, una vittoria nelle ultime cinque partite, sta studiando per filo e per segno come scegliere gli uomini per ogni singolo appuntamento, tenendo conto anche di quello successivo. Il turno over, di fatto, a Trigoria non esiste più: esiste, se mai, una rotazione normale, logica e obbligata. I punti fissi della squadra, ormai, sono pochi; anzi, devono essere pochi per non correre il rischio di trovarsi senza alternative nel momento del bisogno. Ecco perché, con il massimo rispetto, la partita di domani contro i romagnoli rappresenta l’occasione ideale per far rifiatare qualcuno e, al tempo stesso, dare la possibilità a chi finora ha giocato meno di trovare un po’ più di spazio. E per migliorare la media di un punto a partita nelle ultime cinque, Champions compresa: la peggior striscia della gestione Garcia. Facendo affidamento, oltre tutto, su un alleato sicuro, almeno in campionato: l’Olimpico. È vero, l’ultima volta che la Roma si è presentata sotto la collina di Monte Mario ha beccato sette reti, ma in quel caso, cioè contro il Bayern, si giocava per la Champions, non per lo scudetto.
CHE NUMERI – Contro il Cesena,domani, la Roma giocherà la 24˚gara casalinga in campionato della gestione Garcia: nei 23 precedenti incontri sono state 19 le vittorie e 3 i pareggi (contro Cagliari, Sassuolo e Inter) con una sola sconfitta (contro la Juventus, gol di Osvaldo), per un totale di 53 gol fatti e 9 subiti. Un ottimo ruolino di marcia, o no? La percentuale-punti in casa dell’allenatore francese è pari al 86,95%, in virtù dei 60 punti conquistati sui 69 a disposizione. Guardando un po’ più in là, nella sua esperienza romana, Garcia in gare di campionato ha conquistato il 75,3% dei punti, 104 su 138 a sua disposizione (46 gare disputate), con una media punti a partita di 2,26. Soltanto in 3 gare su 23 la Roma di Rudi non ha segnato gol in partite casalinghe, cosa accaduta in occasione dei pareggi con Cagliari e Inter, e nell’unica sconfitta subita contro la Juventus dello scorso campionato. Nelle prime 4 sfide casalinghe di questa stagione, la Roma si è imposta sempre e con almeno 2 reti di scarto, e non ha ancora subito gol, unica squadra con la porta di casa ancora inviolata. Ripetiamo, stiamo parlando del campionato e le 8 reti beccate in Champions (7 Bayern Monaco più 1 dal Cska Mosca) non valgono nulla, anche se non possono e non devono essere dimenticate (ma in Italia non c’è un altro Bayern…). De Sanctis a Genova, sabato scorso, è stato inoperoso, eppure la Roma aveva di fronte la terza della classe. Questo vuol dire che la squadra di Garcia è tornata a fare una solida fase difensiva, e che la goleada beccata in Champions appartiene alle eccezioni, visto che in campionato la porta della Roma è rimasta inviolata per 6 volte su 8 (presi gol solo da Parma, Juventus). Cioè lontano dall’Olimpico. Che rappresenta, realmente, un’arma in più della squadra.