(S. Carina) Musi lunghi, poca voglia di parlare, il day after a Trigoria scorre via veloce. Lo schiaffo rimediato dal Bayern Monaco è ancora vivo. Il colpo è stato duro per tutti anche se già al fischio finale, negli spogliatoi dell’Olimpico, alcuni “senatori”’ facevano i calcoli di quanti punti sarebbero bastati per superare il turno. Ieri Garcia è arrivato presto a Trigoria. Si è rinchiuso nell’ufficio di Sabatini e insieme hanno rivisto la gara. Poi con l’allenamento programmato alle ore 11,30, prima della seduta il tecnico ha radunato la squadra alla quale ha espresso pochi concetti ma chiari. Nessun discorso lungo, nessuna ricerca del colpevole, soltanto l’invito, immediato, «a rialzare la testa». Un messaggio che poi ha voluto estendere anche alla tifoseria giallorossa attraverso Twitter: «Anche se fa male abbiamo già rialzato la testa. Siamo secondi, possiamo qualificarci». Parlando ai suoi ragazzi ha fatto capire che non è il momento di auto-commiserarsi: in Champions è ancora tutto aperto e sabato in campionato c’è la possibilità per mettersi alle spalle quanto accaduto. In linea di massima, questi sono stati i concetti espressi alla squadra. Pensare al campionato (e vincerlo), per dimenticare i sette gol targati Robben e compagni.
ELOGI AL PUBBLICO – In una serata da incubo, dove a sorridere è stato solo il cassiere di Trigoria (nuovo record d’incasso: 3,7 milioni), l’altra nota lieta è arrivata dalla tifoseria che nonostante la grandinata di reti subite ha sostenuto la squadra per 90 minuti. Quel coro «Vinceremo il tricolor» a fine partita Garcia non l’ha sentito perché al fischio finale è sceso subito negli spogliatoi, non salutando nemmeno Guardiola (lo ha fatto più tardi, quando si sono incrociati nel via-vai delle interviste alle televisioni). Un messaggio, quello della gente, che in seguito ha però apprezzato visto che riprendeva quello che aveva lanciato proprio lui nel pre-gara di Roma-Chievo. Se una settimana fa bisognava dimenticare le polemiche post-Juventus e andare avanti, ora bisogna mettersi alle spalle i sette gol del Bayern. L’ultima frase del post di Garcia su Twitter è dunque diretta al pubblico: «I nostri tifosi ieri ci hanno dato tanta forza». Elogio al pubblico al quale si unisce anche il presidente Pallotta («Mi avete fatto piangere. Siete i migliori al mondo, sono molto orgoglioso di far parte della Roma»), che dagli Stati Uniti ha inviato il suo personale messaggio all’ambiente: «Purtroppo è una di quelle brutte giornate. Nell’arco della mia vita, guardando i Boston Celtics, ho già vissuto molte giornate del genere in quella strada che ci ha portati a vincere 17 titoli Nba – le parole del presidente statunitense – Un giorno non cambia nulla, sono incidenti di percorso nella strada che porta alla gloria».
SFOTTÒ SUL WEB – Mentre a Trigoria si provava a dimenticare, sul web impazzavano gli sfottò. Se l’ex Benatia ha dedicato un paio di tweet consolatori alla sua ex squadra («Tra 15 giorni ci sarà un match totalmente diverso contro una grande squadra come la Roma»), pubblicando tra l’altro una foto in cui abbraccia De Rossi, il suo agente, Sissoko, si è distinto, ritwittando messaggi di altri utenti che lasciavano ben poco spazio all’immaginazione. «Trovare delle scuse e delle attenuanti quando si prendono 7 gol in casa… La Roma è semplicemente troppo piccola davanti al grande Bayern». Oppure: «Garcia ha capito ieri perché Benatia volesse andare così fortemente all’immenso Bayern». Più diretta la stampa tedesca. Eloquente il titolo del Suddeutsche Zeitung: Roma saccheggiata in una notte.