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IL MIGLIORE E IL PEGGIORE Keita, guerriero e professore. Pjanic pecca ancora di lucidità

Migliore Peggiore GazzettaGiallorossa
Migliore Peggiore GazzettaGiallorossa

Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.

Stupore, rabbia e delusione. Sono queste le sensazioni che si porta dietro la Roma dopo la gara persa contro la Juventus, che farà parlare di sé ancora per tanto tempo. Colpa di un discutibile arbitraggio di Rocchi, reo di aver deciso in maniera decisiva il big match dello Juventus Stadium assegnando ai bianconeri due rigori “molto dubbi” e di non essere intervenuto nell’occasione del terzo gol di Bonucci, andato a segno con un bel destro da fuori area, ma viziato da un fuorigioco netto di Vidal che copriva la visuale a Skorupski. Forse per la prima volta nell’era americana, anche i dirigenti, oltre all’allenatore e i giocatori, non sono riusciti a trattenersi in un dopo partita infuocato: dal ds Sabatini che ha parlato di “errori scientifici” a Totti che per l’ennesima volta si è rivolto alla stampa con l’amaro in bocca nei confronti della Juventus: “Vincono o con le buone o con le cattive. Nel dubbio, è sempre rigore. Dovrebbero giocare un torneo a sé”. La squadra giallorossa grazie alla pausa per le Nazionali, avrà il tempo e il modo per far sbollire la rabbia e per unirsi ancor di più con una consapevolezza maggiore: questa squadra è forte, è vera, ha carattere. Vedi la grande reazione dopo il primo vantaggio bianconero, con Totti e Iturbe a ribaltare il risultato, segnando due gol in un fortino come quello juventino. Che questa sconfitta rilanci ancor di più la fame di vittoria della Roma.

IL MIGLIORE: Seydou Keita

Alzi la mano chi si aspettava un inizio di stagione così di Seydou Keita. Un centrocampista di quantità e di qualità. Un guerriero ed un professore allo stesso tempo. Lotta, pressa ed insegna calcio, smistando palloni a dismisura per i propri compagni con una precisione innata, degna dei suoi ex compagni del Barcellona. Tocca ben 93 palloni durante la gara (il giocatore più impegnato in campo), con 73 passaggi effettuati e soltanto 4 sbagliati. Da sottolineare ed evidenziare anche i 10 lanci riusciti, 6 palloni intercettati e 7 recuperati, partita ben diversa del suo collega e rivale Pirlo (non uno qualunque), che ha messo a segno 56 passaggi sbagliandone addirittura 11 con 21 palloni persi. Alla fine anche lui si è dovuto arrendere, però, a qualcosa di più grande di lui e delle sue conquiste nella sua carriera. Fa pensare (e molto) quella frase detta in un concitato fine partita: “Non ho mai visto nulla del genere”. E di cose ne ha viste Keita

IL PEGGIORE: Miralem Pjanic

Non una buona gara per Miralem Pjanic contro la Juventus. Cerca il guizzo vincente nel primo tempo con una giocata nello stretto con Gervinho al limite dell’area avversaria, con un uno-due che termina tra le braccia di Buffon in uscita. Poi si fa vedere a sprazzi e spesso si perde tra le file bianconere. Incosciente il suo fallo su Pogba al 46′ che scaturisce il secondo rigore per i padroni di casa (il fallo c’era, anche se fuori area) ed il 2-2 che poteva essere sicuramente evitato. Nella ripresa rallenta il ritmo come tutta la squadra, ma pesa come un macigno quell’errore sotto porta con un sinistro strozzato che poteva cambiare la partita, dopo una grande giocata in velocità di Gervinho, riportando alla mente la rete sciupata contro il Manchester City in un’azione simile. Due errori gravi in due partite importanti.

Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)

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