Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
La Roma rialza subito la testa dopo la delusione di Torino con altri tre punti fondamentali per la corsa scudetto, stendendo il Chievo di Corini nel giro di 45 minuti, per poi controllare la gara con il “solito” possesso palla imprendibile. Sugli allori i tre attaccanti schierati titolari da Garcia Ljajic–Totti–Destro, tutti andati a segno contro i gialloblu. Tanti gli applausi anche per il centrocampo, sorretto da un instancabile ed infinito Radja Nainggolan, in crescita esponenziale partita dopo partita. Buoni i rientri di De Rossi e Astori, che dimostrano di essere tornati al meglio non sbagliando un pallone ed un intervento. Le parole di Ljajic a fine partita sono molte significative sullo spirito combattivo che si respira nello spogliatoio giallorosso (“Le parole di Garcia ci hanno caricato“), confermando la volontà dell’intera squadra di portare a casa il tricolore a fine stagione.
IL MIGLIORE: Francesco Totti
237 gol in Serie A. Dovrebbe bastare solo questo numero incredibile per alzarsi in piedi e applaudire il numero 10 della Roma, che sembra diventare sempre più forte e decisivo con l’avanzare dell’età, quasi avesse il morbo di “Benjamin Button”. Corre e pressa come avesse 15 anni di meno, torna ad aiutare i suoi nei momenti “difficili” e quando ha la palla tra i piedi incanta l’Olimpico con i suoi tocchi leggendari. Accende la partita in pochi giri di orologio, con un lancio perfetto per Ljajic che a sua volta cerca Destro in area, leggermente in ritardo nell’occasione. E’ il segnale che la partita si decida e finisca quando lui ne ha voglia: dopo pochi minuti dal gol di Destro, Totti raccoglie un pallone apparentemente innocuo sulla propria tre quarti, lascia sul posto due birilli con la maglia gialloblu e trova un lancio praticamente perfetto per la corsa di Ljajic con il serbo che salta Zukanovic e realizza il 2-0, facendo esplodere gli spalti. Va a segno poi con un rigore calciato di cattiveria a spiazzare Bardi, come volesse scrollarsi di dosso tutte le polemiche accese con le famose dichiarazioni post-Juventus.
IL PEGGIORE: Ashley Cole
Solita partita solo sufficiente per l’ex Chelsea. Non si fa vedere molto in fase offensiva, ma si limita nel controllare i propri avversari sulla fascia. L’unica volta che si affaccia prepotentemente in area gialloblu, a momenti va in gol dopo una respinta corta di Bardi sul tiro di Destro, arrivando leggermente in ritardo all’appuntamento con il pallone. Non va oltre il solito compitino e quasi obbliga i suoi compagni a cercare sempre Maicon che regala ben altra prestazione.
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)