(A.Austini) – «Ci mettono sempre in mezzo, siamo abituati». Destro scherza insieme a Ljajic, dopo la partita che regala un sorriso a entrambi. Fino al prossimo broncio. Un destino comune, quello degli «eterni discussi».
Mattia continua a segnare con una media impressionante al di là delle panchine che scalda fin troppo spesso tra Roma e Nazionale. «Io i miei numeri li conosco – la punzecchiata del marchigiano rivolta soprattutto a Conte – ora spero li guardino tutti». L’unico modo per cambiare le cose è continuare a segnare. Destro lo ha fatto anche ieri, con l’ennesimo gol da centravanti di razza. «È stato importante perché ha sbloccato la gara – racconta – questa era una di quelle partite difficili in cui è sempre utile segnare presto».
Il messaggio di Garcia è arrivato a destinazione: crederci e continuare a lottare, perché la battaglia è lunga. «Sì, l’abbiamo recepito – conferma Destro – ma siamo concentrati da inizio stagione. Faremo il nostro percorso e arriveremo fino in fondo». Una vescica lo ha costretto a curarsi dopo il triplice fischio di Gervasoni, ma per martedì è pronto a regalarsi finalmente l’esordio in Champions. «Sarà una bella partita, giocheremo con il pubblico dalla nostra parte e ce la metteremo tutta». Parole dolci per il compagno e amico Ljajic. «Tutti conoscono le sue qualità, ha fatto una grande giocata sul gol». Il serbo ringrazia il capitano, «quando mi dà quei palloni è tutto più facile», e mostra il petto alla Juve: «Abbiamo parlato tanto in questi giorni e noi siamo quelli che rispondono sul campo. Sempre. La partita di Torino l’abbiamo già dimenticata e col Chievo s’è visto».
Garcia lo ha riempito di complimenti. È questo il Ljajic che gli serve, deciso in attacco e più disposto a collaborare con i compagni in fase di ripiegamento. «Mi fa piacere che il mister parli bene di me. Ho fatto bene per la squadra e questo mi dà le motivazioni per migliorare». Difficilmente con il Bayern avrà spazio, ma lui si farà trovare pronto. «Li conosciamo bene, cercheremo di fare il nostro gioco e vincere. Sarebbe una bella goduria. Poi, se non ci riusciamo, proveremo almeno a prenderci il pareggio».
Roma-Chievo passerà alla storia anche per i primi minuti giocati insieme da Paredes e Uçan nel finale: il centrocampo del futuro. «Dovevo entrare all’84′ – racconta il turco – e avevo paura di non farlo mai, la palla non volevo uscire! Sono felice dell’esordio, mi sto rendendo conto che la Roma è una grande chance per me». Soddisfatto anche l’argentino: «Inserirsi in mezzo a così tanti campioni – spiega Paredes – è facile. Il ruolo di intermedio mi piace e posso giocare anche davanti alla difesa».
Dalle giovani speranze al veterano, la chiusura spetta a Totti, stavolta senza alcun accenno alla Juventus. «Ottimo prendersi questi tre punti subito dopo la sosta di campionato – scrive il capitano sul suo blog – abbiamo ricominciato con la stessa mentalità di prima ed era quello che volevamo. Siamo partiti forte fin dal fischio d’inizio e abbiamo tenuto il pallino del gioco con professionalità, tutti aspetti positivi in vista delle prossime gare». Quella col Bayern l’aspetta da anni.