(A. Serafini) Meglio chiudere un occhio. Un altro. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha scelto la strada più semplice decidendo di archiviare il procedimento aperto nei confronti di Francesco Totti dopo le sue dichiarazioni al vetriolo rilasciate nel post gara di Juventus Roma. I termini per il deferimento, infatti, sono scaduti lo scorso lunedì e Palazzi ha deciso di non procedere.
Nel provvedimento di archiviazione è spiegato come le parole di Totti, deluso per la conduzione arbitrale di Rocchi, siano state uno sfogo senza alcun riferimento preciso e mirato verso qualcuno in particolare. La frase: «Con la Juventus succede sempre così, che giochino un campionato a parte», non è stata quindi ritenuta tale da mettere in dubbio la regolarità del campionato. O magari si è voluto soltanto mettere la parola fine ad una vicenda fin troppo chiacchierata. Il deferimento del numero 10 inoltre avrebbe riaperto inevitabilmente la discussione sulla disparità di giudizio della Procura Federale in merito alla frase di stampo razzista pronunciata del presidente della Figc Tavecchio, assolta dalle istituzioni sportive italiane, ma punita dall’Uefa. Oppure al mancato deferimento di Lotito dopo il presunto attacco a Maotta. Il caso Totti comunque finirà sulle scrivanie della Superprocura del Coni, a cui Palazzi ha passato le carte.
Nella testa del capitano adesso c’è sicuramente altro. Nella mesta serata di Champions League all’Olimpico, la sua partita è durata soltanto un tempo, quello che è bastato al Bayern Monaco per chiudere anticipatamente la partita con un sonoro, e purtroppo per i giallorossi non definitivo, 5-0. Rudi Garcia durante l’intervallo ha deciso di evitare ogni tipo di rischio fisico per il trentottenne, che ha preferito non tornare in panchina guardando la partita sul monitor all’interno dello stadio. Totti non stava benissimo, prima della gara,accusava un mal di testa, e il tecnico francese ha preferito risparmiare le sue energie di Totti in vista dell’imminente trasferta con la Sampdoria. D’altronde la stagione è ancora lunga e un incidente di percorso non può stravolgere tutti i programmi.
Una decisione comune che non ha lasciato strascichi e che in numero 10 aveva già metabolizzato sotto i colpi incessanti della formazione tedesca. Dopo la partita infatti, la squadra (Totti compreso) ha cenato insieme all’Olimpico per condividere una batosta difficile da digerire. Nel clima frastornato del dopo gara proprio i senatori dello spogliatoio hanno preso parola per risollevare il morale e non far perdere la bussola al gruppo nel mezzo della stagione. Sabato la prima prima risposta.