Partita all’Olimpico che vai, squadra chiusa che trovi. In casa della Roma, nessuna squadra italiana può e vuole permettersi di affrontare la squadra di Garcia a viso aperto. Il Cesena non fa sconti, Bisoli non ha a disposizione i fenomeni del Bayern e preferisce chiudersi. Sfortunato, finisce per perdere il suo miglior attaccante, Marilungo, nel riscaldamento. La Sud termina di commemorare i tifosi scomparsi nell’ultima infausta notte di Champions e Torosidis suona la carica nell’area romagnola.
COLE & KEITA – Il ritorno in campo di Keita permette a Garcia di reinserire anche Ashley Cole: per Holebas ci sarà spazio contro Napoli e Bayern. La tranquillità e qualità del maliano, unite alla pochezza dei vari De Feudis, Djuric e Succi, consentono all’inglese un nuovo approccio soft con l’Olimpico. De Rossi, seguito a uomo da Giorgi, lascia a Pjanic l’impostazione. Iturbe e Gervinho, ad intermittenza, scompongono le marcature a uomo del Cesena.
DESTRO-GOL, GARA IN CONGELATORE – Dieci secondi di sogni offensivi e la coppia Renzetti-Magnusson viene trafitta: dopo la tripla casuale occasione di Torosidis, il binario mancino romagnolo prova la sortita offensiva. Coppola, invece di chiudere, sbaglia uno stop e serve a Pjanic il pallone della ripartenza letale. Affondo di Gervinho, palla dentro per Destro che buca Agliardi, 1-0. I sogni di goleada dei tifosi romanisti si spengono un tocco dopo l’altro: con una serie di passaggi degni della ragnatela di Liedholm, il centrocampo della Roma assopisce il ritmo della gara. Destro fa di nuovo centro su pennellata da fermo di Pjanic, ma Tommasi annulla per giusto fuorigioco. Iturbe si intestardisce nel saltare da solo tutto il Cesena, un imbuto tappato alla base.
910 PASSAGGI – Se non sarà un record, poco ci mancherà: la Roma chiude la partita con 910 palloni giocati (dati LegaSerie A), di cui più di un terzo dal trio Pjanic (125), Keita (106) e De Rossi (90). Possesso palla al 72% davanti ad un centrocampo cesenate invisibile. Dopo i 14 calci d’angolo sprecati con la Samp, la musica cambia: Agliardi dice di no a Florenzi prima su un gran tiro da fuori e poi su un tiro cross smanacciato sotto la traversa. Poi dalla bandierina sempre Florenzi pesca Yanga-Mbiwa sul secondo palo, torre al centro per De Rossi che torna al gol dopo più di un anno. E’ la rete della tranquillità e il capitano di serata (altri 90′ in panchina per Totti) lascia spazio a Nainggolan. Il belga, tanto per far capire chi stava in panchina, dribbla subito mezzo Cesena e chiama Agliardi ad un altro grande intervento con una sventola da fuori.
A Napoli Radja non mancherà. Troppo importante il suo dinamismo per dare equilibrio e velocità a questa Roma. Stasera compassata ma efficace. Col Cesena una difesa concentrata, il sigillo di Destro e le fiammate di Gervinho possono bastare. Al San Paolo servirà tanto altro. E per fermare la Roma qualcuno di sicuro chiamerà San Gennaro…