(F. Balzani) – In 5 anni ci si laurea, cadono sindaci e governi, spesso ci si sposa o ci si lascia. In 5 anni, insomma, cambiano tante cose e il tempo pesa soprattutto per chi ha superato una certa età. Poi c’è l’eccezione, poi c’èFrancesco Totti, 38 primavere compiute da meno di un mese. E non è solo letteratura. A dirlo è la fredda matematica. Il capitano, infatti, proprio come nell’anno di grazia 2009 è riuscito a mettere a segno tre gol in tre partite ufficiali consecutive: contro Manchester City, Juventus e Chievo. Stavolta peròTotti – a due gol dal record italiano di 68 rigori di Baggio – lo ha fatto in meno di un mese mentre all’epoca i gol arrivarono a cavallo di due stagioni: dal 24 maggio contro il Milan al 27 agosto contro il Kosice nei preliminari di Europa League. Per risalire all’ultima tripla tutta di un sorso bisogna quindi andare indietro ancora di un anno, ai tempi di Spalletti dove giocava da punta centrale: Lecce, Fiorentina e Cluj tra il 23 e il 30 novembre.
Contro il Bayern Monaco, domani all’Olimpico, il numero dieci proverà ad allungare ancora la sua striscia (ultime 4 reti di fila nel settembre 2007). Ma non sono solo i gol a imporre il confronto tra Francesco e Dorian Gray. Nelle ultime 2 stagioni, sotto la guida di Garcia che ieri a Trigoria ha parlato alla squadra («Nulla è impossibile », il succo del discorso in vista del Bayern), Totti ha giocato rispettivamente 564 e 506 minuti nei primi 50 giorni stagionali. In linea con l’anno dello scudetto (2000/2001) quando ne accumulò 519. Più di Iturbe che di anni ne ha 17 in meno. L’argentino, frenato finora da un paio di infortuni, è pronto però a riprendere posto vicino a Totti nella sfida a Guardiola così come Manolas (squalificato in campionato) che sarà affiancato da uno tra Mbiwa e Astori mentre a sinistra Cole è favorito su Cholevas. «Aria di Champions, non vedo l’ora…», ha twittato ieri Iturbe al termine della seduta mattutina che lo ha visto allenarsi con il gruppo prima di tornare a svolgere un po’ di differenziato. Il dolore al ginocchio, colpito duro da Pirlo, è quasi sparito. Lui e Gervinho torneranno quindi a sfrecciare in un Olimpico da tutto esaurito. E anche per questo tocca tornare indietro di 5 anni, alla sfida degli ottavi contro l’Arsenal. In campo indovinate chi c’era?