“Quest’anno vinceremo lo scudetto”. Cinque parole con le quali Rudi Garcia si scrolla di dosso le polemiche del, fin troppo lungo, post Juventus-Roma. La sosta per le nazionali non ha permesso di distogliere l’attenzione dalla serata di Torino. Ai commenti a caldo di Garcia, Totti e Sabatini sono seguite le dichiarazioni juventine di Marotta, Nedved, Bonucci e Morata; poi è stato il turno del presidente Pallotta che ha cercato di stemperare gli animi, ma senza grandi risultati. Commenti piovuti anche dall’estero, come quelli di Michelle Platini e Fabio Capello, che hanno accusato di “vittimismo” i giallorossi. Poi è stato il turno dei portieri, Buffon e De Sanctis, chiamati questa volta non a difendere la società tra i pali, ma attraverso le penne dei giornalisti. Insomma, una querelle messa a tacere, dopo ben 8 giorni, dalle parole del tecnico della Roma. La partita dello Juventus Stadium ha, quindi, conferito a Garcia una nuova consapevolezza e adesso il prossimo obiettivo, quello più importante, è risorgere quanto prima. Già con la partita contro il Chievo: “Sono molto più preoccupato della gara di domani (oggi ndr), perché arriva in questo casino mediatico e prima di una gara prestigiosa di Champions. Anche i tifosi ci devono aiutare domani (oggi ndr) a prendere i tre punti: perché se vogliamo vincere lo scudetto dobbiamo vincere con il Chievo, quella dopo e l’altra ancora”. Per farlo Garcia dovrà puntare sull’intera rosa: “Io sono il capo del branco ma i lupi sono loro. Quando giocano devono avere la consapevolezza della nostra forza ma devono mostrarla in campo”. Per via dei molti infortuni e impegni, probabile spazio per Destro e Ljajic: “Per me sono importantissimi come gli altri. Mattia e Adem hanno già segnato, per me non esistono casi su questi due giocatori”. I numerosi infortuni vanno a costituire un “circolo vizioso; quando ci sono tanti infortunati nello stesso settore di gioco, gli altri giocano molto e può succedere quello che è capitato a De Rossi e Keita”.
Proprio il capitano del Mali è l’ultimo ad essersi infortunato: uscito al 30’ di Etiopia-Mali, Keita ha subìto un’elongazione al muscolo del polpaccio sinistro. Contrariamente a quanto creduto in un primo momento, non sarà uno stop lungo. Per uno che si ferma, uno che comincia a riprendersi: Kevin Strootman ha cominciato ad allenarsi con il gruppo. Dopo ben 210 giorni dall’intervento chirurgico al ginocchio sinistro, l’olandese ha ricominciato a correre insieme ai compagni; naturalmente il rientro sarà graduale e non prima di un altro mese, ma la concentrazione è al massimo: “Voglio tornare a giocare il prima possibile, ma andrò in campo solo quando sarò al 100% per essere un valore aggiunto per la squadra. Non penso alla mia prima partita, ma al primo gol che farò nel nostro nuovo stadio”. Una volta rientrato in campo si potrà parlare anche del rinnovo contrattuale. Rinnovo che è stato siglato con Maicon: per il brasiliano prolungamento di un anno fino al 2016 a 2,5 milioni a stagione, con opzione per un altro anno. Adesso tocca a Florenzi, Destro e Keita, che potrebbe firmare il suo ultimo contratto: “Perché non immaginare di chiudere la carriera alla Roma?”, ha dichiarato l’ex blaugrana.
Sul fronte mercato, Sabatini è concentrato sui giovani: Rabiot è sicuramente il famoso, ma la situazione non è facile. Il francese si tra riavvicinando al PSG dopo la rottura che c’era stata in estate. Il club parigino sarebbe pronto ad offrire un triennale. La Roma non può fare altro che aspettare e sperare che vinca la volontà del giocare di trasferirsi ed essere allenato da Garcia. Molti altri i nomi usciti in settimana: da Machin del Malaga a Ponce del Newell’s Old Boys passando per Nandez del Penarol. Tanti giocatori, tutti molto giovani, che Sabatini tiene d’occhio. E come la storia insegna, lui sa quello che fa.
La Roma quindi adesso ha davanti a sé un ostacolo non proprio semplice da superare: il Chievo. Come tutte le squadre di medio-bassa classifica che vengono nella Capitale, punteranno tutto sulla difesa e sulla fisicità. La Roma, non al completo per via degli infortuni, con la squalifica di Manolas e con un occhio al Bayern, potrebbe incontrare molti problemi, come accadde la scorsa stagione, quando a deicidere il match ci pensò un colpo di testa di Borriello nel secondo tempo, che suggellò il record delle 10 vittorie consecutive. Adeso la rosa della Roma è più ampia, più forte e più consapevole della propria forza. Garcia potrà fare affidamento sul ritrovato De Sanctis, con Maicon-Cole sugli esterni e l’inedita coppia Yanga Mbiwa-Astori. A centrocampo convocato De Rossi che potrebbe partire titolare, rimandando così l’esordio di Paredes dal primo minuto. Assieme a Capitan Futuro, gli infaticabili Nainggolan e Pjanic. Davanti Iturbe unico indisponibile; bisognerà vedere se Garcia voglia subito sbloccare il risultato contro il Chievo per poi gestire la partita (tattica già vista contro il Cagliari) scegliendo, quindi, Gervinho-Totti-Florenzi, oppure tenerli a riposo per la gara di martedì contro il Bayern Monaco schierando Florenzi-Destro-Lajajic.
Il capo branco ha parlato: che scudetto sia!
di Matteo Isidori