La Roma alla decima di campionato incontro il Napoli, per una trasferta complicata sia per i precedenti che per il fattore ambientale. In casa dei campani sono arrivate però alcune vittorie nette e sorprendenti, come ricordiamo oggi nella rubrica amarcord di Gazzettagiallorossa.it:
18 dicembre 2011 – Stagione complicata per la nuova Roma a stelle e strisce, che sceglie lo spagnolo Luis Enrique e la sua idea di calcio simil-Barcellona per lanciare un nuovo ciclo giallorosso. Il girone d’andata è vicino alla conclusione, quando la squadra capitolina lontana dalle zone alte della classifica fa visita al Napoli, una delle rivali più accreditate per la zona Champions League. Il confronto con i partenopei al San Paolo è preparato con una formazione ultra-offensiva, il tridente Lamela-Totti-Osvaldo per provare a pungere la formazione di Mazzarri.
Partenza sprint, difesa finalmente ok – L’arma segreta del match per Luis Enrique è una partenza a razzo, per mettere sulla difensiva il Napoli e provare ad impostare un infinito e stancante possesso palla come nei piani classici del tecnico asturiano. Pronti via e Lamela si mette subito in mostra, va in slalom sulla fascia mancina e con un tiro cross deviato da Aronica beffa l’attuale portiere giallorosso De Sanctis, che lascia libero il primo palo per l’1-0 romanista. San Paolo ammutolito, ma la gara è entusiasmante e ricca di colpi di scena. La difesa della Roma tiene bene sulle sgroppate di Maggio e compagni e ad inizio ripresa, quando il Napoli ancora studia la rimonta, spunta il lesto Osvaldo che tramuta un cross di Totti nel gol del raddoppio. Mazzarri non ci vede più ed inserisce altre due punte in campo sbilanciandosi al massimo. Hamsik trova il gol della speranza, ma a far tacere di nuovo i supporters campani e il redivivo Simplicio, che con l’aiuto di una deviazione beffa il Napoli con un destro morbido e senga 3-1 sul tabellino finale.
Lo scenario – La vittoria della calda serata di dicembre sembra finalmente lanciare la Roma di Luis Enrique, pronta a trasformarsi da creatura ibrida a splendido animale da gol e vittorie. Ma dopo le illusorie prestazioni positive con Bologna, Chievo e Cesena tra dicembre e gennaio, i giallorossi ripiomberanno in una crisi di identità e risultati dalla quale si riprenderanno a fatica, perdendo punti e contatto dalla zona Champions. Finirà come tutti ricordiamo, con le dimissioni a sorpresa di Luis Enrique e il fallimento del primo progetto della Roma americana.
Il tabellino:
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro (73′ Dossena), Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano (65′ Mascara), Zuniga, Hamsik; Lavezzi (55′ Pandev), Cavani. Allenatore: Walter Mazzarri
ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Heinze, Juan, Taddei; Simplicio, De Rossi, Greco (79′ Perrotta); Lamela (70′ Bojan), Totti (87′ Viviani), Osvaldo. Allenatore: Luis Enrique
Arbitro: Celi di Campobasso
Marcatori: 2′ Lamela, 60′ Osvaldo, 80′ Hamsik, 90′ Simplicio
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)