In casa Roma si discute quasi quotidianamente sull’impiego ancora non continuo di Mattia Destro; c’è chi dice che sta avendo più spazio del dovuto, chi invece lo considera poco affine al gioco di Rudi Garcia e quindi un futuro partente. Ma per lui parlano i gol e la media reti esplosiva: una rete ogni 120′ giocati.
Ma oltre ai presunti problemi nei meandri di Trigoria, Destro viene ignorato anche in chiave Nazionale: non è presente nella lista dei convocati di Antonio Conte emanata ieri sera per i match contro Croazia e Albania. Nel reparto attaccanti sono stati chiamati l’ormai onnipresente (con merito) Ciro Immobile assieme al sorprendente Graziano Pellè; ma anche tre centravanti di sicuro talento ma di discutibile affidabilità: Sebastian Giovinco, pur con caratteristiche diverse da Destro, è una riserva nella Juventus. Simone Zaza, dopo l’exploit delle prime settimane è in netta regressione con il Sassuolo. Infine Mario Balotelli, media voto disastroso e pochissimo gol a Liverpool, dove i tifosi addirittura fanno la fila per restituire la maglia col suo numero 45.
E Destro sta a guardare a casa; buon per la Roma e Garcia, che lo avrà a disposizione in vista della ripresa per tutte le due settimane di attesa, ma male per il calcio italiano, che sta bruciando l’ennesimo talento giovane per colpa di alcune convinzioni strategiche poco chiare del ct.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)