In questi minuti a Milano è in corso l’assegnazione del premio ‘Giacinto Facchetti‘ il bello dello sport, intitolato allo storico e compianto terzino e presidente dell’Inter. La giuria, composta dal direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti, dal presidente Coni Giovanni Malagò e da Gianfelice Facchetti, ha stabilito che a trionfare nella nona edizione del premio sia Francesco Totti, il capitano della Roma, per aver sempre portato in alto i valori dello sport e dell’appartenenza alla propria squadra.
Il riconoscimento negli ultimi anni è stato vinto da Javier Zanetti e dal francese Eric Abidal. Presenti all’evento anche il presidente federale Carlo Tavecchio e il ds romanista Walter Sabatini.
Monti: “Quella di Totti è una scelta dovuta, come Facchetti ha indossato solo due maglie, quella della Roma e della Nazionale italiana, è qualcosa di meraviglioso”.
Gianfelice Facchetti: “Totti è stata la prima scelta, lo abbiamo contattato quando scattavano 20 anni dal suo primo gol in Serie A. E’ un premio che merita”
Malagò: “Totti è un simbolo, come Gerrard e pochi altri. Mi fa sorridere la vicenda di Lampard che per un giro di convenienze ha segnato contro il suo Chelsea. Vorrei che Totti finisse la carriera salutando la sua curva, come è stato per Maldini. E’ una grande responsabilità giocare ed essere simbolo di una squadra e di un movimento intero”.
Totti: “Ringrazio tutti e la famiglia Facchetti per il bellissimo premio. Per ora mio figlio lo lascio fuori da queste cose, è ancora piccolo, ma se un giorno volesse diventare calciatore gli spiegherei come fare”.
Il capitano della Roma viene intervistato sul palco dell’evento: LEGGI QUI L’INTERVISTA INTERA
Galliani: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere sul tentativo di prendere Totti. Condivido Verdone, lui è stato una passione, lo ammiro, è un campione e un grande giocatore. Ha fatto bene a restare nella squadra per cui ha tifato fin da bambino”.
Lotito: “E’ sicuramente un campione, c’è stato sempre grande rispetto tra noi e lui, anche con Klose che è il nostro rappresentate di oggi. Ha fatto un percorso unico, intraprenderà la carriera da dirigente. Lui e Klose interpretano in eguale maniera l’attaccamento alla maglia, l’essere riferimento dei valori sportivi“.
Fassone: “Contro l’Inter Totti ha fatto uno dei gol più belli in carriera. Ho lavorato in tante squadre e la Roma è stato sempre un avversario importante e Francesco c’è sempre stato. Simbolicamente è stato un avversario ottimo, gli auguro di trovarlo di fronte ancora tanti anni”.
Andrea Monti e Facchetti junior consegnano assegno e premio a Totti sotto gli scatti dei fotografi presenti. Poi è il momento della pagina più amata e acquistata dai lettori della Gazzetta: quella della vittoria Mondiale nel 2006 titolata ‘Tutto Vero’.
Redazione GazzettaGiallorossa.it