Parla Joe Tacopina, il nuovo patron del Bologna che ha rilasciato un’intervista sul suo nuovo progetto e sulla Roma, sua ex società. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
Bei ricordi a Roma?
I tifosi della Roma sono straordinari. Ma qui a Bologna i tifosi sono di un livello superiore, sono i migliori d’Italia anzi, del mondo. Mi abbracciano, mi tirano per il braccio, mi raccontano del loro amore per la squadra. Mi hanno sempre sostenuto, ci sono satti momenti duri, complicati in cui stavo per andarmene. Ne avrebbe guadagnato la mia salute e invece sono qua perché ho voluto fortemente il Bologna.
Qual è il suo progetto?
Voglio fare del Bologna un grande club. Conto di stare qui venti anni, voglio lavorare per il Bologna per il resto della mia vita: voglio morire da presidente del Bologna, magari non troppo presto. Non venderò mai questo club.
Che progetto ha sullo stadio?
Il Dall’Ara è il nostro core business. Una premessa, è bellissimo, ha fascino e storia ma ha bisogno di una tinteggiata di bianco. Domani arriverà Dan Meis, l’architetto cui voglio affidare il restyling del Dall’Ara.
La sua top 5 dei calciatori in attività?
E’ dura. Totti is a god. Fuori categoria, sono suo amico è un grandissimo. Poi dico De Rossi, carisma, personalità, ha classe, ha tutto. Cito anche Messi ma non credo sia per voi una sorpresa.
Sogna di portare Totti a Bologna?
No non lascerà mai Roma. Ma anche qui abbiamo tante bandiere, Di Vaio, Pagliuca, Signori. E’ incredibile come la gente li ami ancora.
Deluso della sua avventura alla Roma? Era partito come vicepresidente, poi…
Poi le cose sono cambiate. E così anche il mio ruolo, che nel corso dei mesi è diventato sempre più marginale. Ma non ho rimpianti. Ho avuto un ruolo importante nella costruzione della società, ho imparato molte cose sul calcio italiano e sono molto contento che ora la Roma sia in Champions League. Sono stato parte anche io di questa scalata.
La Roma ha preso una bella batosta dal Bayern però
Il Bayern è di un altro pianeta e la Roma è stata sfortunata ad affrontarlo nel momento peggiore, con tante assenze. Ma la squadra è stata ben pensata, grazie al direttore sportivo migliore del mondo che è Walter Sabatini. Si riprenderà. E vincerà lo Scudetto, ne sono sicuro. E’ la forza del destino a dirmelo.
Cosa ha da dire che Pallotta ha creato una società facendo a meno di Tacopina?
Ha fatto le sue scelte. Ed è normale che si sia circondato di persone di cui si fida.
Da Roma intanto è arrivato Fenucci
Qualcuno da Roma verrà. Ma di questo parliamo un’altra volta
Fonte: Corriere dello Sport