(G. Piacentini) – Raggiungerà la squadra a Monaco di Baviera e poi, dopo la partita, volerà nella Capitale con il suo aereo privato insieme a Mark Pannes, il suo braccio destro. Ha capito il momento di difficoltà, James Pallotta, e per questo motivo vuole stare il più vicino possibile alla sua creatura. Vuole far sentire la sua presenza alla squadra per far capire a tutti che, nonostante i chilometri che lo separano da Trigoria, è lui il punto di riferimento. Lo è stato dopo la sconfitta contro la Juventus, quando ha invitato romanisti e juventini – ricevendo anche delle critiche da una parte della tifoseria – ad abbassare i toni e lo è stato ancora di più dopo la disfatta contro il Bayern Monaco: «È una di quelle brutte giornate che capitano – scrisse in una nota – un incidente di percorso nella strada che porta alla gloria». Dopo la sconfitta con il Napoli non ci sono state prese di posizioni ufficiali: nessun contatto con Rudi Garcia o con i calciatori per non dare la sensazione di mettere troppa pressione al tecnico, ma un aggiornamento costante sullo stato della squadra da parte del d.g. Mauro Baldissoni e del Ceo Italo Zanzi. Nella speranza che quello del San Paolo sia stato l’ultimo incidente di percorso.