(L. Valdiserri) – Torino, che permettono a Garcia e ai suoi giocatori di vivere la sosta con più serenità, uno dei momenti che possono cambiare il campionato arriva al 39’ della ripresa, quando entra in campo Kevin Strootman, assente dai campi da 8 mesi. L’olandese è ancora lontano dalla strapotenza atletica che ne ha fatto uno dei migliori giocatori del campionato scorso, ma il suo ritorno può essere, in tempi brevi, una formidabile aggiunta al potenziale giallorosso. In pratica sarà come aver comprato un campione al mercato di gennaio. Lo ha capito bene lo stadio Olimpico, che ha tributato un grandissimo applauso al centrocampista e ha scandito con gli «olè» ogni pallone toccato. Il campionato ha restituito alla Roma il suo campione ma anche la sua dimensione di squadra capace di fare gioco, segnare e sovrastare l’avversario dall’alto di una classe superiore.
Il Torino non somiglia in nessun modo al Bayern Monaco — e questo lo si sapeva — ma è stato anche più brutto di quello che ci si aspettava. Sicuramente la partita di giovedì a Helsinki, in Europa League, ha pesato sulle gambe dei giocatori ma anche Ventura è sembrato un allenatore in confusione, incapace di dare alla sua squadra un piano efficace. La Roma ha trovato, con Ljajic al fianco di Totti e il solo Gervinho tra gli «anarchici», un gioco molto più fluido. Le scorie della Champions, però, non sono state assorbite del tutto, tanto che Ljajic, dopo il bellissimo gol del 3-0, ha avuto un gesto di stizza (verso una parte troppo critica del pubblico?) e Totti non ha gradito per nulla la sostituzione che Garcia ha deciso al 25’ della ripresa. Il capitano si stava molto divertendo in campo ed essendo stato ammonito dal fiscale Banti, dopo 10’, era già sicuro di non poter disputare, per squalifica dovuta a somma di cartellini, la trasferta di Bergamo, contro l’Atalanta, alla ripresa del campionato. Garcia, che ha gestito bene le forze tra mercoledì e ieri sera, cambiando tutto l’attacco e avendone buoni frutti, poteva evitare il cambio. Tanto più che al posto di Totti è entrato in campo un Destro con il muso lungo. Le vittorie, comunque, sono sempre la miglior medicina e quella di ieri sera farà sicuramente archiviare il tutto con la formula magica «mi preoccuperei di più se chi uscisse fosse contento». Contento dovrebbe essere in ogni caso il tifoso romanista, visto che la squadra è passata da un periodo molto difficile per infortuni e fatiche ma resta a -3 dalla Juve e in piena corsa per la qualificazione in Champions League. Il Napoli resta a 4 punti di distanza e dovrà giocare all’Olimpico. Il ritorno dei cori sul Vesuvio, oltre alla multa Tavecchio style, non fa pensare a nulla di buono.