(A. Pugliese) – «Ci servirà un terzino. Ma a prescindere dal modulo, l’importante è che la squadra abbia lo stesso atteggiamento e crei problemi all’avversario ». Che poi sono i due grandi enigmi della Roma a caccia della qualificazione. Chi far giocare come esterno destro e se cambiare pelle. Garcia ci ragionerà fino alla fine, per poi scongelare la squadra nel freddo della Khimki Arena.
CERCASI ESTERNO Le assenze di Torosidis e Maicon costringono la Roma a una soluzione di emergenza, con Garcia che sperava in un recupero in extremis del brasiliano. «Volevo portare tutti quelli con una chance. Ma Maicon non si è mai allenato con la squadra e abbiamo capito che non era pronto. Né lui, né Torosidis». E allora Garcia sta pensando a una soluzione nuova, con l’arretramento di Nainggolan per sfruttare forza, esplosività e resistenza. «Tre le soluzioni: Florenzi (che stava per giocare terzino a Monaco), Somma (che l’ha fatto a Bergamo) o un altro che tengo per me». Alla fine dovrebbe spuntarla l’altro, che lì ci ha già giocato a Napoli. «Il destino è nelle nostre mani, faremo di tutto per vincere, anche se un pari ci terrebbe in corsa. Dopo i sorteggi nessuno pensava che alla quinta potessimo ancora giocarci la qualificazione».
L’altro dubbio è capire se cambiare di nuovo volto o meno. Fino ad oggi, la Roma lo ha fatto solo a Monaco, dove ha tradito il 4-3-3 (e 4-2-3-1) per un 4-4-2 più compatto. Al francese è venuta la tentazione di rifarlo, per dare più copertura. Ma, alla fine, dovrebbe restare con il 4-3-3, con Florenzi davanti per aiutare nei rientri e nei recuperi. «L’importante è che la squadra sia pronta, non solo a iniziare con un altro modulo, ma anche a cambiare in corsa. Il Cska è forte, il risultato dell’andata non conta». Quello di stasera, però, sì. E anche tanto.