(F. Oddi) – All’ingresso in campo di Kevin Strootman, un boato che quasi ha superato quello sul vantaggio di Torosidis, o sul raddoppio di Keita, che tanto per aumentare i decibel ha anche baciato la maglia per esultare, o sul bellissimo destro da fuori di Ljajic, accompagnato da dedica polemica, oscurata quasi subito dall’abbraccio di De Rossi. Il ritorno alla vittoria era atteso da 10 giorni — anche se in questi giorni c’è stata la dolorosa caduta di Napoli, e la sconfitta di Monaco, che sembrava aver spaccato la tifoseria —, il ritorno dell’olandese dopo otto mesi esatti. Garcia in conferenza stampa aveva annunciato che lo avrebbe portato in panchina e alla fine lo ha schierato per 10′, compreso recupero. Ogni tocco palla dell’olandese è stato accompagnato dall’«olè» dell’Olimpico a sottolineare la gioia dopo la lunga attesa (ben otto mesi) per il ritorno tanto agognato.
Il più atteso I tifosi non aspettavano altro che il ritorno della «lavatrice», quello che riceveva palloni sporchi e li restituiva puliti puliti (copyright Garcia). «Kevin, ti aspettavamo» spiega Silvia di Acilia; Luca, romanista del Nomentano e promotore del Roma Club «Racchette Giallorosse» era sceso più sul tecnico: «Un giocatore fondamentale, si era sentita molto la sua mancanza. Non c’è nessuno con le sue caratteristiche nella Roma». Quasi profetica Gabriella, del Roma Club Ungheria, da Budapest a Termini che così lo stadio Olimpico è decisamente più vicino: «Mi aspetto qualcosa di importante da Adem Ljajic», ci aveva confidato prima della partita, quando non era neppure noto ai più che Garcia avrebbe schierato titolare l’ex fantasista della Fiorentina, invece di Mattia Destro.
Scetticismo Altri, prima della gara, non erano così ottimisti. «Questa Roma mi preoccupa molto — ha spiegato Luigi, che lavora in Africa e quando torna a casa non perde una partita — a Monaco Rudi Garcia ha fatto benissimo a difendersi, perché errare è umano, perseverare no». Hanno perseverato invece quei tifosi che hanno cantato il solito coretto contro Napoli. E in curva Nord è apparso uno striscione di risposta a quello, minaccioso, apparso sabato sugli spalti del San Paolo. E in Sud un «A presto » che non lascia presagire nulla di buono.