(A. Pugliese) – Due vittorie nelle ultime 7 gare, se non è il peggior momento di Garcia alla Roma, poco ci manca. «È un problema mentale», ha detto il francese dopo Napoli. Ma a preoccupare è anche la scarsa brillantezza atletica ed i tanti infortuni che la Roma ha avuto da inizio stagione. Logico che il pensiero voli alla preparazione fisica, che con l’arrivo di Paolo Rongoni è cambiata rispetto alla scorsa stagione.
Accusa e difesa C’è da dire che la tournée americana ed il doppio impegno (campionato e Champions) hanno complicato — e non poco — le cose. Rispetto alla scorsa stagione la Roma passa molto più tempo in palestra, con lavori a secco sul potenziamento e la forza. Non tutti i giocatori gradiscono, con la palestra che spunta anche nei giorni di «scarico». E qualcuno l’ha fatto notare a Rongoni, personalità forte e gran lavoratore. Garcia (che di preparazione capisce, ha studiato la materia e fatto il preparatore atletico) ne ha apprezzato le qualità a Le Mans, dove si sono conosciuti 6 anni fa. E continua a difendere il suo lavoro: «Quando c’è uno che si fa male, poi arriva il secondo, il terzo ed il quarto », dice il francese, sottolineando che i dieci infortuni muscolari (Benatia in ritiro, 2 volte Castan, Iturbe, Borriello, Uçan, De Sanctis, De Rossi, Holebas, Keita ed Astori, più Maicon con un’infiammazione al ginocchio) sono tutti diversi (tranne De Rossi e Keita). Fosse un problema di preparazione, sarebbero simili. Lo scorso anno, alla Lazio (sempre con Rongoni), di questi tempi gli infortuni muscolari erano già 13. La speranza della Roma è che ci si fermi qui. E che la squadra ritrovi brillantezza.