(M. Galdi/V. Piccioni) «Le riforme saranno votate dal Consiglio federale ». Il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio non ha dubbi sul fatto che si vada avanti. Al peggio saranno approvate a maggioranza, visto che l’accordo con calciatori e allenatori non è stato ancora trovato. «Per la riforma dei campionati dovremo attendere, visto che serve una maggioranza dei due terzi», aggiunge Tavecchio. Ma sul resto, già nel Consiglio federale di oggi si andrà avanti.
AL VOTO AL VOTO Saranno sicuramente approvate infatti cinque modifiche: riduzione delle rose, curriculum degli extracomunitari, fair play finanziario, cancellazione dell’elenco degli agenti dei calciatori, modifica dei requisiti di eleggibilità. Della riduzione delle rose a 25 elementi abbiamo già detto più volte. Era uno dei capisaldi della campagna elettorale di Tavecchio e soprattutto un uniformarsi alle regole Uefa per Champions ed Europa League. Il curriculum degli extracomunitari riguarderà solo uno dei due tesserabili. Farà punteggio la convocazione nella Nazionale maggiore (almeno due volte nella lista) ma anche in quelle minori, con il numero delle presenze che sale a otto. Il fair play finanziario riguarderà al momento il bilancio. Un passo avanti verso le norme Uefa, la strada è già tracciata. Poi il Consiglio dovrà prendere atto della cancellazione dell’albo degli agenti dei calciatori. Per evitare, comunque, che si arrivi a una deregulation, sono previste alcune regole.
ONORABILITÀ In queste ore si sta mettendo a punto l’ultimo punto all’ordine del giorno, i criteri di eleggibilità alle cariche federali e anche alla presidenza dei club. Ora una condanna di un anno tagliava fuori i candidati, si dovrebbe passare a tre anni (salvo Ferrero alla guida della Sampdoria), ma vengono anche rivisti i reati per i quali sarà comunque decretata, in caso di condanna, la decadenza e la non eleggibilità a cariche societarie e federali.