(S. Rosso) – La bellezza di un quadro è data dal dipinto, dalle sue pennellate e dai giochi di prospettiva, ma è la cornice che lo custodisce a impreziosirlo. Col passare degli anni può invecchiare e acquistare valore, ma anche usurarsi, rovinarsi e perderlo. È il caso della Serie A, il fiore all’occhiello dei salotti calcistici di mezza Europa fino a qualche tempo fa, oggi abbandonato in qualche sgabuzzino alla mercé di polvere e ragnatele. Se occuparsi del dipinto – leggasi, i giocatori – è più facile, analizzando stipendi, provenienza e anagrafiche dei suoi protagonisti, quest’indagine si concentra sulla cornice: il pubblico.
STADI SOVRADIMENSIONATI — È proprio questo il punto da cui partire. L’affluenza media della Serie A mostra che la questione stadi non riguarda soltanto impianti vetusti e lontani dagli standard europei, ma il problema si sposta soprattutto sul sovradimensionamento delle strutture. Il 93% di accessi che sta registrando lo Juventus Stadium è un risultato eccellente se paragonato alle percentuali inferiori alla sufficienza della maggioranza delle altre – Roma inclusa, col 56%, si salvano Milan (62%) e Fiorentina (72%) – ma analizzando il valore numerico si scopre che in realtà il numero di spettatori è pressoché identico. Semplicemente lo stadio più nuovo d’Italia è ben dimensionato col bacino di utenza di una squadra di vertice. I 38.211 tifosi della Juventus che riempiono lo stadio di Venaria sono gli stessi che non arrivano a colmare gli spalti di Olimpico di Roma, Giuseppe Meazza o peggio ancora San Paolo, colossi da più di 60.000 posti costruiti nell’apice dell’età dell’oro del calcio nostrano. E non è un caso che l’affluenza media della Serie A si assesti sulle 20mila presenze (21.986 spettatori a partita), ovvero esattamente la metà della capienza media di tutti gli stadi (41.472 spettatori). In Italia è semplicemente diminuito il numero di persone che va allo stadio.
LA ROMA – La Roma è 12° nella classifica degli abbonamenti più costosi: Milan, Palermo e Lazio chiedono ai propri tifosi circa 4.000 euro (la fascia più cara), mentre il club giallorosso chiede 1.220 euro. Il club di Pallotta però risale la classifica delle più care, arrivando in 7° posizione, quando chiede 230 per il biglietto più costoso. Niente a che vedere però, con i 450 chiesti dalla Juve, prima in questa speciale classifica. Nella classifica delle maglie più costose a pari punti invece, tre maglie firmate Nike: Roma, Juventus ed Inter, che negli store ufficiali costano ben 121 euro. Nonostante la posizione di classifica, sono i tifosi del Milan quelli più legati alla maglia: 49.298 i tifosi di media. La Roma è seconda con una media di 39.516 spettatori a partita.