(A. Pugliese) Tra mille sofferenze e un po’ di apprensione, la Roma torna a vincere in trasferta a due mesi dalla sua ultima volta (2-1 a Parma) e mette pressione sulla Juventus, di scena all’Olimpico in serata con la Lazio. A decidere la partita un grande Ljajic, assistito dall’energia di Nainggolan, il sacrificio (stavolta) di Destro e le giocate di Pjanic. Dall’altra parte un’ottima Atalanta, che ha messo a lungo le corde i giallorossi, soprattutto in apertura e in chiusura di match. E lo sfogo finale di Colantuono contro l’arbitro Massa è dovuto un po’ alla frustrazione, un po’ alla rabbia di una sconfitta immeritata.
BOTTA E RISPOSTA — Garcia opta per Cole sulla fascia sinistra e la scelta si dimostra subito devastante, tanto che dopo appena 59” di gioco Raimondi ridicolizza sulla corsa il terzino inglese, servendo poi lo scarico decisivo per l’accorrente Moralez che apre subito le danze. Sembra l’inizio di una partita inattesa, anche perché la Roma in apertura fatica eccome, mentre l’Atalanta sfrutta vantaggio ed entusiasmo: Moralez è ovunque, il Papu Gomez punge a sinistra e Raimondi continua ad imperversare dalla parte opposta. Così prima Baselli ci prova da fuori, poi ancora lui (10′) si vede negare dalla distanza il 2-0 dalla traversa, dopo un’uscita avventata di De Sanctis. Passata la paura, però, la Roma si riorganizza e mette le ali sull’asse Nainggolan-Ljajic-Destro. Il centravanti marchigiano è preziosissimo nel gioco di sponda (i due gol nascono da due sue iniziative), il belga è uno stantuffo senza fine e il serbo a sinistra regala colpi di classe. Così la squadra di Garcia prende possesso del match e lo ribalta con due gol quasi in fotocopia: sponda di Destro prima per Pjanic e poi per Nainggolan, affondo sulla sinistra con Ljajic che prima (23′) sull’1-1 brucia Sportiello con un movimento a rientrare e destro a girare, poi (42′) serve al centrocampista belga un assist al bacio per il vantaggio giallorosso.