(A.Pugliese) – Il dilemma, alla fine, è capire se è meglio perdere 7-1 provando ad essere vivi o preferire una sconfitta onorevole (2-0) rinunciando già in partenza a giocare. In attesa di capire la verità, il Bayern domina una Roma che cambia pelle (4-4-2 e baricentro bassissimo), porta a casa la qualificazione e mette in archivio la Champions almeno fino alla prossima primavera, proprio come voleva alla vigilia Guardiola, assicurandosi anche il primato del girone. E la Roma? Non ha mai giocato, cercando di limitare i danni e sperando di far male in contropiede. Ma Iturbe è ancora lontano dai suoi standard e Destro ha lottato tanto ma senza mai incidere. Anche se, è giusto dirlo, non era questa la sua partita. E intanto Garcia può comunque sorridere: la vittoria del Cska a Manchester lo lascia al secondo posto (per il vantaggio nello scontro diretto con i russi) e padrone del proprio destino.
partita anche più del primo tempo. Bernat si infila a sinistra e ci prova, Alaba butta al vento di testa il 2-0 su assist di Rafinha, Götze invece non sbaglia, anche se con un po’ di fortuna, ed insacca l’assist di Lewandowski sul filo del fuorigioco. Poi è Lahm a sfiorare il 3-0, Ribery a non trovare la porta dal limite, Skorupski a salvare in uscita su Shaqiri e Alaba a sfiorare il gol su punizione. Insomma, non c’è mai partita, con la Roma rintanata negli ultimi 30′, preoccupata solo di difendersi e basta. Al 38′ arriva finalmente il primo tiro in porta della Roma, con Neuer strepitoso prima a tu per tu su Gervinho e poi sulla successiva rasoiata da fuori di Nainggolan. Prima della fine Guardiola perde Alaba per infortunio e Shaqiri regala un pezzo di bravura unica (con palla di un soffio fuori). Finisce così, con il Bayern che festeggia il primo posto matematico nel girone e la Roma (Keita chiude toccandosi il flessore, problemi anche per lui?) che si giocherà tutto a Mosca, il 24 novembre.