(S. Carina) Lo scorso anno, coppa Italia compresa, saltò 11 gare. In questa stagione Maicon ha già dato forfait in 7. Nonostante il rientro non sia così lontano (a Trigoria non hanno perso le speranze di recuperarlo per Mosca) è inevitabile che a 33 anni il campione brasiliano vada preservato. Fresco di rinnovo biennale, è impensabile in futuro (con il ginocchio destro reduce da oltre 500 gare in carriera) vederlo scendere in campo con continuità ogni tre giorni. E’ vero che c’è Torosidis, valido sostituto, ma il greco ha caratteristiche diverse rispetto all’ex interista. Per questo motivo Sabatini sta studiando molto attentamente il profilo di Bruno Peres. L’ex Corinthians è il faro del gioco granata. Singolare per un terzino destro ma basta assistere ad una partita del Torino per rendersene conto. Corsa, accelerazioni e piede educato, con le debite proporzioni, in serie A è forse il calciatore che ricorda più da vicino Maicon. Inevitabilmente il suo nome è finito nel taccuino del d.s. giallorosso.
ALTRE PISTE – Non è l’unico: come al solito tra calciatori offerti (è circolato il nome del portiere azero Balayev), seguiti e poi realmente trattati, con Sabatini c’è da perdere il conto. Tra questi figura anche Montoya ma il Barcellona non intende cederlo. Da non tralasciare la pista che porta a Johnson (Liverpool) anche se lo stipendio lascia perplessi: se l’inglese rifiuta il rinnovo (4 milioni a stagione) con i Reds, appare difficile immaginare che a Trigoria siano disposti ad offrire oltre. C’è poi la nidiata delle belle speranze: qui figura Stojanovic(Maribor), classe ’95, compagno di squadra di Zahovic, entrambi nei radar giallorossi. Bruno Peres ha qualcosa in più: l’età (24 anni), il costo del cartellino (il Torino lo ha pagato 2 milioni), l’ingaggio (450mila sino al 2017), l’esperienza e il rodaggio in Italia, la voglia di emergere e la pazienza di crescere dietro Maicon.