(A. Vantaggiato) Sorpreso, felice, commosso e anche un po’ imbarazzato. Emanuele Mancini non se l’aspettava proprio, quella dedica arrivata da Coverciano. Daniele De Rossi, il suo amico Daniele, ha voluto dedicargli le 100 gare in azzurro. «È per uno dei miei migliori amici, Emanuele Mancini, con cui abbiamo iniziato insieme 20 anni fa a giocare. E’ la persona migliore che conosco e un calciatore bravo ma sfortunato, gioca in Serie D, nella Lupa Castelli Romani. Se non avesse avuto tanti infortuni avrebbe potuto prendere il mio posto», la parole rivolte a Emanuele, centrocampista anche lui, ma con una maggiore propensione alla costruzione del gioco.
Classe ’83 come il giallorosso, Mancini ha ricevuto la dedica in un momento difficile della sua carriera. Domenica scorsa, nel giorno del suo rientro in squadra dopo un altro infortunio ad un ginocchio, Mancini si è provocato la rottura del crociato, che lo costringerà ad andare sotto i ferri per la quinta volta da quando, a 18 anni, si ruppe per la prima volta un legamento. Daniele ha voluto così testimoniargli l’affetto di un’amicizia che, nata all’età di 12 anni, non è mai tramontata. E che Emanuele non ha mai voluto pubblicizzare, anche quando avrebbe potuto trarre qualche vantaggio calcistico. Agli amici ieri ha confidato di essere rimasto colpito dal gesto di De Rossi, ma ha voluto respingere qualsiasi tipo di visibilità. «Io sono fatto così, le cose mie le tengo per me», ha spiegato a chi lo ha cercato. La felicità per la dedica (appresa via sms) ha voluto condividerla esclusivamente con la compagna Barbara e la piccola Mia, nata un anno fa. I successi più belli della sua vita.