(S. Carina) – L’incubo-nazionali torna a colpire. Dopo Keita stavolta è il turno di Yanga Mbiwa. In giornata il difensore svolgerà gli esami clinici ma a Trigoria si è quasi rassegnati a confermare la diagnosi effettuata a Rennes dai medici della Francia (lesione di primo grado al bicipite femorale destro). Tradotto: almeno 15-20 giorni di stop. Con l’ex Montpellier il numero degli infortuni muscolari ha toccato quota 13. Troppi anche prendendo in considerazione l’impegno infrasettimanale della Champions, il patriottismo (in alcuni casi) dei calciatori che non si risparmiano quando vengono chiamati dalle rispettive selezioni, un elemento (Mapou) che non ha svolto la preparazione negli Usa (ma in compenso l’ha fatta Romagnoli, già due volte ai box) e il fatto che gli infortuni vanno a colpire i giocatori in muscoli diversi (tesi difensiva). Che poi, considerando il numero dei ko che continua a lievitare, anche questa giustificazione inizia a perdere colpi.
Per problemi alla regione dei flessori si sono fermati in cinque (Astori, Borriello, Castan due volte, Mapou e De Sanctis), per noie agli adduttori in tre (Uçan, Cholevas e Iturbe) e in quattro (De Rossi, Benatia, Ljajic e Keita) per fastidi al polpaccio. Da tempo qualche malumore è arrivato alla dirigenza: il numero degli scontenti che punta l’indice sull’eccessivo lavoro svolto sulla forza (effettuato nella maggior parte dei casi dopo l’allenamento) che avrebbe (paradosso) il fine di prevenire gli infortuni è in costante aumento. «Castan ha un piccolo problema congenito che si è manifestato a 26 anni ma la sua carriera non è minimamente a rischio. Tornerà a giocare abbastanza presto», ha garantito ieri Sabatini.
ADDIO FENUCCI Astori, Borriello e Florenzi sono tornati ieri in gruppo. Pjanic: i giramenti di testa avvertiti in nazionale sono stati provocati da un semplice virus intestinale. A Bergamo ci sarà. Mancherà Maicon che farà un tentativo per Mosca. Ufficializzato l’addio dell’ad Fenucci che va al Bologna.